Cessione Sampdoria, i debiti Sace rimangono il punto più critico dell’offerta di Barnaba: si continua a cercare l’accordo con le banche
Alessandro Barnaba è uscito allo scoperto con la quinta offerta per rilevare la Sampdoria. Il finanziere di Merlyn Partners, appoggiato da Edoardo Garrone, vuole sottoscrivere l’aumento di capitale a 35 milioni e iniettare circa 55 milioni, arrivando a un investimento iniziale di 90 milioni.
L’intoppo principale è rappresentato dall’accordo con Banca Sistema, Macquarie e Progetto, le principali creditrici della Sampdoria. L’ultima offerta, stando a quanto scrive Il Secolo XIX, è stata di stralciare i debiti Sace al 50%, rifinanziandoli su 20 anni. Proposta che, dalle banche, è stata considerata irricevibile.
Cessione Sampdoria, il punto di Barnaba su Sace
Cessione Sampdoria, debiti Sace: braccio di ferro Barnaba-banche
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Lo stralcio dei debiti, infatti, costerebbe alle banche 25 milioni di euro, mentre, in caso di default, non avrebbero perdite. Barnaba non ha avuto contatti diretti con le banche, ma i suoi interlocutori sono Pwc, l’advisor, ed Eugenio Bissocoli, l’esperto che affianca il Cda nella fase di composizione negoziata.
Barnaba ha provato anche ad andare da Sace, che, però, non può fare sconti sui debiti. La soluzione – riporta il quotidiano genovese – per le banche potrebbe restare quella di allungare i tempi di rientro del debito, mantenendo però inalterata la cifra di circa 50 milioni.
Il braccio di ferro continua e, in attesa dell’omologa del Tribunale per il piano di rientro, Barnaba continuerà a lavorare per trovare un accordo con le banche. Passo fondamentale per la rilevazione della Sampdoria.