Cessione Sampdoria, dopo l’omologa del piano di ristrutturazione del debito inizia una nuova fase per Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi
Ora la Sampdoria può finalmente ripartire. L’omologa del piano di ristrutturazione del debito da parte del Tribunale di Genova apre una nuova fase del progetto di risalita guidato dagli azionisti di maggioranza Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi.
Come scritto da La Gazzetta dello Sport da oggi (sabato 14 ottobre, ndr) la Sampdoria è in bonis, ovverosia solvibile. L’adesione al piano di rientro è stata pari al 75% dell’indebitamento complessivo, ma la sentenza ha “sancito gli effetti anche nei confronti dei creditori non aderenti”, come scritto dalla stessa Sampdoria sul proprio sito ufficiale.
Cessione Sampdoria, Radrizzani e Manfredi verso l’aumento di capitale
Cessione Sampdoria, Gazzetta: ora Radrizzani e Manfredi guardano al futuro…
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La Sampdoria ora darà via al piano di risanamento che il club prevede di portare a termine entro la stagione 2025/26, ovverosia in circa due anni e mezzo. Si sta aprendo per la società blucerchiata quella che la rosea definisce una “fase completamente nuova”, che ora può lasciarsi alle spalle il rischio di fallimento, sventato da Radrizzani e Manfredi.
I due azionisti di maggioranza potranno, ora, completare l’aumento di capitale da 30 milioni, di cui 21 già immessi e 10 già convertiti in azioni. L’obiettivo è diluire ulteriormente le quote della Sport Spettacolo Holding, società di Massimo Ferrero, già scese al 35% dopo l’aumento di inizio agosto.