Cessione Sampdoria, Massimo Ferrero punta a trovare i fondi per la continuità del club senza dover sottoscrivere l’aumento di capitale
L’annullamento dell’Assemblea degli azionisti della Sampdoria ha consentito al meglio di capire quali siano le reali intenzioni di Massimo Ferrero. Il proprietario, tramite la figlia Vanessa, non ha intenzione di lasciare che il controllo pasi a Barnaba tramite l’aumento di capitale, e ha fatto andare deserta anche la seconda convocazione.
Un modo, questo, per prendere tempo in attesa della nuova convocazione, che dovrebbe essere a gennaio 2023. Ferrero non vuole concedere l’autorizzazione all’aumento di capitale ad Alessandro Barnaba, che si era proposto per entrare in società con 30 milioni per la ricapitalizzazione per poi scalare la società dall’interno.
Cessione Sampdoria, le prossime mosse di Ferrero…
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Ferrero, come riporta l’edizione genovese di Repubblica, però, non può limitarsi solo a prendere tempo o a osteggiare Merlyn Partners. Servono soldi per la Sampdoria: per adempiere a diversi obblighi e per garantire la continuità aziendale. A prescindere dall’approvazione dell’aumento di capitale e dall’Assemblea degli azionisti che, a questo punto, si terrà nel 2023.
Ferrero, inoltre, ritiene non necessaria la ricostituzione del capitale societario con relativo aumento. Una mossa che, invece, il Cda pensava di fare per agevolare la strada di Barnaba, intenzionato a prendersi il 100% della Sampdoria. Una cosa che, però, si scontra con la volontà della proprietà che, inoltre, non vuole perdere il club senza guadagnare, dato che c’è da soddisfare anche i creditori dei concordati romani.