Cessione Sampdoria, Ferrero pensa alla strategia della finanza strutturata, ma l’economista Albisetti nutre dubbi sull’utilità. Le parole
La situazione attuale della cessione della Sampdoria è una vera e propria partita a scacchi. Da una parte Alessandro Barnaba e la sua ormai nota proposta di acquisizione della società, dall’altra le manovre della famiglia Ferrero per restare in sella.
L’ultima soluzione ipotizzata e perseguita dall’azionista di maggioranza è quella della cosiddetta “finanza strutturata”. Si tratta di chiedere finanziamenti a un soggetto dando in pegno una parte delle azioni della propria società, la Sampdoria in questo caso. Sulla base di quanto ha fatto Steven Zhang con Oaktree per l’Inter o il Milan con Elliott, che poi ha rilevato il club rossonero.
Una soluzione che, però, non convince gli addetti ai lavori. Nello specifico l’economista Roberto Albisetti, genovese e sampdoriano, ma soprattutto esperto in materia di finanza strutturata di cui ha scritto anche un libro.
Cessione Sampdoria, strategia della finanza strutturata di Ferrero. Albisetti: “Tanto varrebbe vendere prima…”
Cessione Sampdoria, i dubbi di Roberto Albisetti sulla strategia di Ferrero
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Intervistato da Primocanale, Albisetti ha commentato la scelta di Ferrero di procedere con questa strategia, che avrebbe come probabile e normale risultato la perdita del controllo. Solo, in tempi più dilatati:
Normalmente porta le aziende in crisi che la applicano a perderne il controllo senza contropartita, allungando soltanto i tempi. In questi casi sarebbe preferibile trovare un investitore che dia un prestito subordinato convertibile, che potrebbe essere la soluzione ponte a cui ho sempre fatto riferimento. Altrimenti tanto varrebbe vendere prima. Ma Ferrero non lo ha fatto due anni fa quando aveva un tris in mano e sentendosi forte rilanciò. Ora che ha una coppia di otto la manovra non gli funzionerà, a meno che si sia già messo d’accordo con qualcuno disposto ad aiutarlo e sostenerlo a titolo personale
La proposta alternativa a quella di Ferrero, fatta dall’economista, sarebbe quella di un prestito subordinato convertibile. In breve: alla stipula del contratto di finanziamento, si specifica che si tratta di un prestito subordinato, ovvero il finanziatore accetta che la restituzione del denaro prestato avvenga dopo il soddisfacimento degli altri creditori. Il suo soddisfacimento è subordinato, quindi, a quello di tutti gli altri. Di contro, un finanziatore che ha sottoscritto un prestito subordinato riceverà indietro il credito con tassi di interesse più elevati rispetto agli altri creditori e lì sta il suo guadagno.
Convertibile significa che, qualora non ci fosse la liquidità da parte del debitore per rientrare del prestito, il creditore può convertire il pegno in azioni, diventando quindi azionista della società a cui ha fatto credito. Che è poi quello che Ferrero ha già messo in conto, ma con una soluzione che, secondo Albisetti, non porterebbe a nulla di che.
A meno che, continua l’economista e tifoso della Sampdoria a Primocanale, il Viperetta non trovi qualcuno che, a titolo personale, sia disposto ad aiutarlo. La vera opzione risolutiva, di contro, sarebbe stata quella di vendere 3 anni fa…