Cessione Sampdoria, mentre anche la terza convocazione dell’Assemblea andrà deserta, il Cda lavora alle pratiche per l’apertura della crisi d’impresa
La situazione societaria della Sampdoria continua a essere molto delicata. La terza convocazione dell’Assemblea degli azionisti sarà deserta e la sensazione è che possa succedere la stessa anche con la quarta – e ultima – in programma il 2 febbraio.
All’ordine del giorno c’è sempre l’aumento di capitale fino a un massimo di 50 milioni, necessario per coprire le spese e rispettare le scadenze. Le prime, quelle di febbraio, incombono, con il pagamento degli stipendi entro il 16 e la tranche della rateizzazione del debito con il fisco da saldare. Il Cda, come riportato dal Secolo XIX, intanto, si cautela.
Cessione Sampdoria, il Cda si protegge
Cessione Sampdoria, il Cda lavora alla crisi d’impresa. Le ultime
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In attesa di novità da Massimo Ferrero, che non sta riuscendo a trovare un sottoscrittore del bond convertibile da circa 35 milioni, il Consiglio della Sampdoria ha avviato le pratiche per la composizione negoziata della crisi d’azienda. Una pratica, questa, compatibile con le norme della Federazione e che è la soluzione migliore per proteggere la Sampdoria.
Il Cda, intanto, sarà presente a Corte Lambruschini per la convocazione della terza Assemblea degli azionisti. E ci sarà anche Alessandro Barnaba, che a dicembre aveva fatto al sua offerta e che, tramite il fondo Merlyn Partners, si è momentaneamente ritirato dalla corsa alla Sampdoria. Rimanendo, però, sempre alla finestra…