La cessione della Sampdoria ha sollevato molti dubbi: la società è tranquilla, i pagamenti in regola e ci sono chiare differenze con quanto accaduto alla Reggina
In questi ultimi giorni sono stati alzati molti dubbi circa il passaggio di proprietà della Sampdoria ai nuovi investitori Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi. Dalla società fanno sapere che non ci sono state corsie preferenziali riguardo l’omologa e, soprattutto, riguardo l’iscrizione al campionato di Serie B.
La società blucerchiata è assolutamente in regola, come spiega Il Secolo XIX. La Sampdoria si è iscritta al campionato in quanto ha rispettato tutti gli obblighi e i parametri previsti dalle norme della Figc per la stagione 2023/24. Nessuno, inoltre, dalla Figc ha mosso contestazioni verso presunte illegittimità commesse dalla Sampdoria.
Non c’è stato nessun favoritismo né, dunque, reggono i paragoni con quanto accaduto con la Reggina, non iscritta al campionato e fallita.
Cessione Sampdoria, ecco perché la Reggina non si è potuta iscrivere
Cessione Sampdoria, Il Secolo XIX: pagamenti in regola. Le differenze con la Reggina
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Entro il 20 giugno la Sampdoria ha saldato gli stipendi e le pendenze fiscali al 31 maggio 2023 grazie ai primi sei milioni immessi dai nuovi investitori il 15 giugno scorso. Assumendosi – si ricorda – un rischio in quanto non era ancora stato raggiunto l’accordo con i creditori.
Questo, quindi, è un caso estremamente diverso da quello della Reggina. La società calabrese, infatti, si è vista rigettare l’iscrizione in quando non in regola con i pagamenti di alcune pendenze. L’iscrizione, inoltre, prevede parametri obiettivi che non coinvolgono l’esposizione debitoria, ma solo il rispetto delle norme federali.