Cessione Sampdoria, i sottoscrittori del bond convertibile possono essere favoriti dall’eliminazione della clausola voluta da Gianluca Vidal per il Cda
L’Assemblea degli Azionisti della Sampdoria ha stabilito l’eliminazione della clausola voluta inserire da Gianluca Vidal “simul stabunt, simul cadent”. In questo modo le dimissioni di un membro del Cda non porteranno più al decadimento dello stesso. E questo può portare dei vantaggi anche per il bond convertibile.
Come scritto dall’edizione genovese di Repubblica, gli eventuali sottoscrittori del bond da 35 milioni (con in pegno le azioni della Sampdoria) potrebbero volere avere voce in capitolo nel boarding della società blucerchiata. Con un Cda formato con l’ingresso di chi ha dato vita al bond e, insieme, rappresentanti di Massimo Ferrero.
Cessione Sampdoria, i sottoscrittori del bond nel Cda?
Cessione Sampdoria, la caduta della clausola favorisce il bond. Il motivo
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Con la presenza della clausola voluta da Vidal una parte avrebbe potuto bloccare l’altra con le semplici dimissioni di un solo consigliere che avrebbero, di conseguenza, fatto decadere l’intero Cda. Da adesso, invece, grazie all’Assemblea tenutasi il 20 marzo a Corte Lambruschini, tornerà a contare il parere della maggioranza.
Il cambiamento, dunque, può favorire eventuali sottoscrittori del bond convertibile, la strada che può portare nuova liquidità alla Sampdoria, necessaria per proseguire e sopravvivere. In cambio, i sottoscrittori del prestito alla famiglia Ferrero, potranno avere, in caso di mancata restituzione dei soldi, la maggioranza delle azioni del club. Ma questo sarà uno scenario a cui pensare solo quando saranno note tutte le condizioni del bond.