Per avere continuità aziendale la Sampdoria non può non passare dalla cessione: intanto, però, serve un aiuto esterno per le scadenze…
Sul piano sportivo il destino della Sampdoria sembra segnato. La sconfitta con la Cremonese ha tagliato le gambe alle speranze di salvezza dei blucerchiati, ora ultimi in classifica con undici punti di ritardo sullo Spezia quartultimo. L’attenzione, dunque, si sposta maggiormente sul piano societario.
La composizione negoziata, scrive La Gazzetta dello Sport, non sta portando i frutti sperati e c’è chi, come Alessandro Barnaba, sta spingendo per la conclusione anticipata. Così da far entrare la Sampdoria nella fase pre-fallimentare in cui il suo progetto di rilevazione del solo ramo sportivo può essere attuata.
Cessione Sampdoria, lo scorporo l’unica soluzione
Cessione Sampdoria, La Gazzetta: serve un aiuto esterno…
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I blucerchiati hanno bisogno, però, di liquidità nel breve periodo. A maggio, infatti, scadrà il termine ultimo per il pagamento dei primi tre mesi di stipendi del 2023 e la Sampdoria, come per gli ultimi tre mesi del 2022, dovrà trovare soluzioni “esterne al club”, come afferma la rosea.
Dopodiché serviranno i soldi per scongiurare il fallimento. In questo caso, secondo il quotidiano, l’unica via percorribile è lo “scorporo della Sampdoria dalle vicissitudini extracalcistiche dell’attuale proprietà”. Per rendere, così, meno gravoso l’impegno economico per chi subentrerà. Uno scorporo che ha in mente Barnaba, ma che deve passare anche dall’approvazione della Figc e della Covisoc.