Emergono nuovi dettagli sulla cessione della Sampdoria: Massimo Ferrero aveva ordinato a Fabio Toso di non presentarsi alla prima Assemblea
Con il passare dei giorni aumentano i retroscena sull’Assemblea degli azionisti della Sampdoria, tenutasi venerdì 16 giugno, e sulla trattativa per la cessione del club. Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi sono diventati gli azionisti di maggioranza, ma hanno dovuto fare i conti con l’ultimo, disperato, tentativo di Massimo Ferrero.
L’edizione genovese de La Repubblica descrive quanto accaduto nei giorni prima dell’Assemblea. Il giovedì Radrizzani e Manfredi hanno “messo all’angolo” Ferrero versando sei milioni nelle casse del club e ponendo la Sport Spettacolo Holding, la controllante, in una posizione di minoranza.
Cessione Sampdoria, il piano di Ferrero
Cessione Sampdoria, La Repubblica: Ferrero voleva far rimandare l’Assemblea. Il retroscena
LEGGI ANCHE Panchina Sampdoria, Fabio Grosso sempre più avanti. I motivi
La mossa è stata decisiva per impedire a Ferrero di – come si legge – cercare di mettersi di traverso all’ultimo momento. L’ex presidente avrebbe voluto ritrattare accordi già determinati e, soprattutto, far andare deserta la prima Assemblea. Aveva, infatti, ordinato a Fabio Toso, appena nominato amministratore unico di Sport Spettacolo, di non presentarsi per rimandare la questione a lunedì.
Così facendo, per l’aumento di capitale e il salvataggio definitivo della Sampdoria ci sarebbe stato pochissimo tempo. Sempre che la votazione fosse andata a favore. Il piano, però, non è riuscito perché la Sport Spettacolo si è presentata all’Assemblea già come azionista di minoranza, non potendo – dunque – fare altro che prendere atto della ricapitalizzazione.