Cessione Sampdoria, Albisetti chiama in causa Garrone: aiutare il club può fargli riacquisire reputazione a Genova
Nell’ambito della delicata cessione della Sampdoria un capitolo a parte, soprattutto negli ultimi mesi, va dedicato a Edoardo Garrone. Al momento è una figura su cui è sceso un relativo silenzio, ma fino a qualche settimana fa aveva scatenato un polverone enorme nell’ambiente sampdoriano.
Il suo ritorno sulle scene con un comunicato stampa e successive repliche aveva ridestato antiche rivendicazioni da parte del mondo blucerchiato sulla sua responsabilità della cessione della Sampdoria a Massimo Ferrero. Cosa che tutt’ora gli è imputata e che pesa sulla sua reputazione a Genova, la sua città.
La pensa così anche Roberto Albisetti, esperto di gestione della crisi d’impresa e grande tifoso sampdoriano, che ha voluto fare un appello all’ex presidente. Intervenuto al programma Forever Samp, si è rivolto direttamente a Garrone, con una proposta di quelle che aiuterebbero la Sampdoria a salvarsi e lui a riacquistarsi pace e immagine nel capoluogo ligure e nei rapporti con la tifoseria.
Sampdoria, Albisetti: “Garrone faccia da mediatore per la cessione. Ma va lasciato lavorare in pace”
Cessione Sampdoria, l’appello di Albisetti a Garrone
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La proposta di Albisetti non è quella di un intervento diretto a salvare il club con le proprie finanze. Casomai l’idea sarebbe quella di muoversi sottotraccia, in silenzio, come mediatore per attirare investitori importanti. Insomma, un intervento dietro le quinte per aiutare la Sampdoria, per poter lavorare in pace e riscattare la propria immagine:
Sappiamo che la famiglia Garrone, a causa delle vicende societarie della Sampdoria, sta facendo i conti con una crisi reputazionale su Genova. Questa potrebbe essere una motivazione valida e sufficiente, al di là del fatto che nella Samp hanno già messo parecchi quattrini, a spingere Garrone, magari in veste di importante mediatore, a fare qualcosa di solido e risolutivo. Ma a fari spenti. Bisogna lasciarlo lavorare in silenzio, in pace. Ferma restando la mia convinzione che, obtorto collo, per poter uscire da questo pantano qualcosa “debba” restare sul tavolo anche per il signor Ferrero.