Cessione Sampdoria, la composizione negoziata è ancora una possibile soluzione alla crisi? Il giornalista Maurizio Michieli fa chiarezza
Da venerdì 21 aprile, quando la Figc ha apportato nuove modifiche alle NOIF, ci si è resi conto che il piano di Alessandro Barnaba per salvare la Sampdoria è molto complicato da attuare. Per passaggi e tempistiche, nonché per il costo economico oneroso, l’idea del finanziere romano non ha ricevuto buone notizie dalla Federcalcio. Eppure Edoardo Garrone l’ha indicata come l’unica vera possibilità che i blucerchiati avrebbero per evitare la Serie D.
E’ davvero così? Non esiste un’altra alternativa? Il giornalista genovese Maurizio Michieli ha provato a delineare quale potrebbe essere lo scenario di un’eventuale seconda via, che sarebbe quella di puntare ancora sulla composizione negoziata. La procedura nella quale la Sampdoria si trova ora, che la protegge da ingerenze di creditori fino al 6 giugno, dovrebbe essere interrotta di colpo per attuare il piano Barnaba. Ma può essere un’alternativa valida?
Cessione Sampdoria, Michieli: “Tempo quasi scaduto anche per la composizione”
Cessione Sampdoria, Michieli: composizione negoziata ipotesi ancora viva?
LEGGI ANCHE Sampdoria, troppe sconfitte per Stankovic: peggio solo in Francia
La risposta di Michieli è: in teoria sì, ma in pratica questa “spericolata manovra” è molto difficile da attuare, e lo sarà sempre di più. Ecco il pensiero del giornalista di Telenord:
In realtà non è del tutto tramontata un’altra potenziale soluzione, ovvero quella di sottoscrivere un aumento di capitale (su richiesta del “curatore” Bissocoli) in composizione negoziata. Su questa base potrebbe intervenire anche un azionista non di maggioranza (e Barnaba possiede un piccolo pacchetto di azioni della Sampdoria). Ma il tempo è davvero (quasi) scaduto anche per questa spericolata manovra. La prima settimana di maggio sarà quella del dentro o fuori. Trattandosi del mese delle rose, si può auspicare che sboccino…