La cessione Sampdoria non è più solo un sogno dei tifosi. Qualcosa c’è e la salvezza raggiunta darebbe un’accelerata ad una trattativa già esistente…
Ad un bivio in campionato, con quella che in tanti definiscono la partita della vita. E ad un bivio anche nel percorso misterioso e intricato del cambio di proprietà che stravolgerebbe le sorti societarie dando un taglio definitivo con il passato.
La strada che sta percorrendo oggi la Sampdoria é una sorta di “Cammino di Santiago”. Faticoso ma liberatorio per la mente. Dopo quasi otto anni di buio, con l’arresto di Massimo Ferrero, i tifosi blucerchiati hanno cominciato a intravedere la luce. Perché se il futuro è comunque incerto, la luce rappresentata dal cambio di immagine, è forte e scalda un ambiente che, piano piano, sta ritrovando la propria identità.
Ma è chiaro che non siano comunque tutte rose e fiori, perché il cammino che porta alla Cattedrale della Galizia non é la fotografia di soli prati verdi e fioriti ma un’infinità di istantanee di sentieri ripidi e impervi.
Stradine costruite ad arte dall’ex presidente romano che ha lasciato la società, non solo dal punto di vista economico e finanziario, in una situazione a dir poco disastrosa.
I tifosi, esasperati e stufi di voci che non trovano conferme ufficiali, e destabilizzati da una trattativa reale ma non andata a buon fine nel 2019, non vogliono più illudersi.
Questo non significa però che dietro le quinte non si stia lavorando e che talvolta non possano anche filtrare delle indiscrezioni, degli indizi che è giusto portare alla luce. Proviamo quindi a fare il punto.
La Sampdoria è l’unica società che fatica ad essere ceduta. Certo, vero! La “firma” della gestione precedente è una macchia difficile da pulire e che sicuramente mette in allarme qualsiasi possibile acquirente. “Ma non c’è nessuno interessato, ci raccontano delle frottole”. Errato!
Nelle dichiarazioni contrastanti di Gianluca Vidal qualcosa di sicuro c’è. Gli acquirenti ci sono, come ci sono stati in precedenza, nomi ventilati o mai usciti falciati in modo netto dall’ex proprietario della Sampdoria.
Prima la salvezza poi la cessione della Sampdoria…
Cessione Sampdoria, ora non si scherza, ci siamo per davvero..
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È giusto che si sappia che la società blucerchiata poteva essere ceduta in diverse occasioni negli anni precedenti. Altro quesito ricorrente: “Perché nessuno esce allo scoperto”?
Domanda che va in automatico in conflitto con esternazioni opposte come “le vere trattative si fanno in silenzio”.
Ma la domanda più frequente che interessa e, allo stesso tempo, preoccupa i tifosi della Sampdoria è: quanto si dovrà ancora aspettare?
Ci sono dettagli sui quali ci si può esporre, notizie trapelate, colpi di fortuna che non dipendono dalla bravura di un giornalista ma che fanno la differenza nella propria credibilità. Ma ci sono anche sensazioni che ognuno di noi si può costruire su basi più o meno concrete.
Se parliamo di notizie, quello che si può affermare con certezza è che nelle ultime settimane ci sono stati movimenti chiari che in questi ultimi giorni hanno trovato riscontri assolutamente importanti.
Quindi possiamo sbilanciarci a scrivere che le basi per un passaggio di proprietà siano state messe per davvero. Quando usciranno allo scoperto? Quando si saprà in quale categoria giocherà la Samp il prossimo anno. Dato importante per la valutazione del club.
Chi sono gli acquirenti che hanno avuto la meglio? Chi ha conquistato il cuore del gelido Vidal?
Il nome ci sarebbe ma è assolutamente prematuro farlo, però, se è questo quello che preme, la sensazione è che il nostro Gianluca Vialli non sia in procinto di diventare un dirigente del Chelsea e che non si sia dimenticato, come ha voluto far credere qualcuno, della sua Sampdoria.
Speriamo che, come per la trattativa del 2019, il tempo sia galantuomo e ci sveli i retroscena di una partita che è stata tutt’altro che una passeggiata.
E per questo sappiamo benissimo chi dobbiamo ringraziare.