Cessione Sampdoria, Parodi: a breve un’offerta dagli USA: si tratta di quella di David Blitzer
Nella ridda di indiscrezioni che attorno alla cessione della Sampdoria, torna a scrivere Renzo Parodi, già firma del Secolo XIX e dell’edizione genovese di Repubblica.
Cessione Sampdoria, Parodi: a breve l’offerta dagli USA di David Blitzer
Parodi in un lungo post su Facebook fa il punto della situazione partendo ovviamente dall’attualità. E quindi dal soggetto che sembra aver maggior chance di presentare a breve un’offerta per l’acquisto del club blucerchiato.
David Blitzer? James Pallotta? Oppure, Dio scampi e liberi, tale Franco Di Silvio, produttore cinematografico amico di Ivano Bonetti? Chi fra questi tre soggetti acquisterà la Sampdoria?
Avvertenza: la situazione è fluida e non sono esclusi colpi di scena, sorpassi e controsorpassi.
Intanto Blitzer ha completato la due diligence sui conti della Sampdoria e starebbe preparando l’offerta di acquisto per il club. Non è noto su quali basi, se non che il frame necessario per entrare nel groviglio dei due concordati per i quali il club è stato messo a garanzia, esige di sborsare sull’unghia una cifra tra i 20 e i 30 milioni di euro. Oltre ad accollarsi la corrente situazione debitoria che oscilla attorno ai 130 milioni di euro.
E’ realistico che Blitzer non si impegni da solo nella scalata alla Sampdoria, ma abbia radunato attorno a se un bouquet di soci finanziatori che renderebbero più agevole raggiungere l’obiettivo. Soci americani, ma non soltanto americani. Anche su questo fronte si è attivato Edoardo Garrone al quale si deve la relativa facilità con la quale la Sampdoria è rimasta a galla, nonostante le note traversie di bilancio, riuscendo a centrare i parametri necessari per l’iscrizione al prossimo campionato.
Chi è David Blitzer
Al momento in pole position alla testa di un fondo di private equity ci sarebbe dunque David Blitzer, americano, 52 anni, ebreo, sposato e padre di cinque figli.
Blitzer secondo Forbes ha un patrimonio personale di 5,2 miliardi di dollari, all’incirca 5 miliardi di euro. Blitzer è titolare del fondo Bolt Football Holdings e senior executive manager nel gruppo Blackstone. E’ socio in diverse realtà sportive, in Usa e all’estero. Nel basket è socio dei Philadelphia 76ers, nell’hockey nei New Jersey Devils, nel calcio ha quote di capitale del londinese Christal Palace, nel tedesco Augsburg, nel Waasland-Beveren (Belgio), Real Salt Lake (Usa) e Alcorcon (Spagna). L’obiettivo di Blitzer sarebbe di chiudere l’affar-Sampdoria entro agosto al più tardi, in tempo utile per dare una mano in sede di calciomercato, le trattative si apriranno ufficialmente il 1° luglio per chiudersi il 1°settembre. Alla peggio resterebbe la finestra di gennaio, ma ovviamente in sede di mercato di riparazione intervenire sull’organico sarebbe più complicato.
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Il ritorno di James Pallotta e il Palermo…
Il nome di James Pallotta era stato accostato alla Sampdoria provocando la divertita reazione dell’ex proprietario della Roma. Puntuale era arrivata la smentita, con una postilla che ha stuzzicato la curiosità: “La notizia di un mio interessamento nell’acquisto della Sampdoria non è vera. Penso comunque che sia una meravigliosa città e un grande progetto…”.
Chiarito che Genova è davvero meravigliosa, per dirla col sindaco Bucci fresco di conferma, e che il progetto calcistico spetterebbe all’acquirente definirlo, la smentita di Pallotta lascia aperta la porta ad ogni interpretazione.
Si sa che l’ex tycoon giallorosso (3,6 miliardi di dollari di patrimonio personale) ha voglia di rituffarsi nel calcio italiano (“abbiamo messo su un consistente fondo, in Italia ci sono svariate opportunità”), e infatti ha acceso i fari anche sul Palermo, neopromosso in serie B e di fatto finito sul mercato. Il club rosanero, dall’alto di una collocazione di assoluto livello come numero di tifosi nel mondo, aveva già suscitato le attenzioni del fondo di investimento CityGroup riconducibile al potentissimo sceicco qatariota Al Mansour, proprietario del Manchester City.
Si profila un testa a testa con l’araboin vantaggio essendosi mosso prima di Pallotta. Il Palermo è un obiettivo sensibilmente più a buon mercato rispetto alla Sampdoria: per rilevarlo dall’attuale proprietario, Dario Mirri, potrebbero bastare una decina di milioni.
Le fasi della trattativa secondo Renzo Parodi
Chi vorrà dare corso alla trattativa dovrà far pervenire una lettera di intenti, contenente una bozza di contratto preliminare con l’indicazione del prezzo da pagare e corredata dalle condizioni contrattuali relative. La lettera dovrà essere vincolante, nel senso che una volta accettate da Vidal le condizioni prospettate, si dovrà passare alla fase finale del contratto di compravendita.
Con una avvertenza, dirimente. In omaggio alle disposizioni dei concordati fissate oltre un anno fa dal tribunale fallimentare di Roma, l’esborso di denaro contante dovrà essere sufficiente a soddisfare le aspettative dei creditori di Eleven Finance e Farvem, le due aziende del gruppo Ferrero per le quali a gennaio 2020 venne avviata la procedura di concordato preventivo. La somma in questione oscilla tra i 20 e i 30 milioni, più 20 di 30, comunque. Il resto della somma dovuta ai creditori dovrà uscire dalla vendita dei caseggiati e dei cinema di proprietà dei Ferrero.
A leggere certe castronerie (non so se volontarie o pilotate da qualcuno) è necessario puntualizzare ancora una volta lo stato dei fatti.La cessione della Sampdoria non può realizzarsi che attraverso la soddisfazione dei creditori di Ferrero nei termini sopra richiamati. Unica via alternativa, lo scioglimento del trust che può essere deciso soltanto nei casi previsti (raggiungimento dello scopo, cioè la cessione della Sampdoria ovvero impossibilità dimostrata di raggiungere lo scopo stesso) e con la sanzione del tribunale.
Quale interesse avrebbe Ferrero a sciogliere il trust? Nessuno perché a quel punto al Sampdoria sarebbe liberamente trattabile e il prezzo scenderebbe. L’interesse del Viperetta sta semmai nell’eventuale asta che egli spera si accenda fra i pretendenti e che lui si augura sfoci in un prezzo più alto di quello fissato dal tribunale. L’eccedenza finirebbe nelle sue tasche, salvo che il tribunale calabrese che lo processerà a partire dal 21 settembre prossimo non decidesse di porre sotto sequestro quelle somme.
Il ruolo del trust e dei concordati Farvem e Eleven Finance
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La soddisfazione da parte dell’acquirente delle condizioni prevista dai due concordati (una volta che siano stati omologati a seguito dell’approvazione da parte dei creditori) produce ex lege la cessione della Sampdoria. In altre parole, Vidal di fronte all’offerta congrua deve comunicarla al tribunale fallimentare e procedere di conseguenza. In qualità di trustee il commercialista veneziano ha firmato una dichiarazione con firma autenticata da notaio che lo impegna IRREVOCABILMENTE in questo senso. Ne avevo già prodotto fotocopia e sono pronto a riesibirla. In questo quadro Vanessa e Giorgio, figlia e nipote di Massimo, titolari delle quote di maggioranza della Holding Max che attraverso la SportSpettacolo srl possiede la Sampdoria, e tanto meno Massimo Ferrero, non rivestono alcun ruolo.
Ossia non hanno veste giuridica né alcuna voce in capitolo nella vicenda concordati e quindi neppure nella cessione della Sampdoria. Primo perché sono tutti e tre stati inibiti dal tribunale penale calabrese (che li ha rinviati a giudizio nella vicenda delle quattro società svuotate e mandate in fallimento) ad esercitare una qualunque potestà giuridica.
Secondo perché l’unico titolare e custode della Sampdoria è il trustee Vidal che ne risponde al tribunale e alla procura che partecipa alla procedura concordataria. Ciò non esclude che Ferrero cerchi di allungare il brodo (e i tempi), alzi qualche polverone e provi a intorbidire le acque come ha fatto scrivendo la lettera in cui metteva minacciosamente in mora il cda in carica.
Ma si tratta di iniziative estemporanee e del tutto irrituali che lasciano il tempo che trovano. I Ferrero sono fuori dai giochi, la Sampdoria ha l’unico vincolo nei concordati. Le sue azioni non sono sotto sequestro.
Altrimenti non avrebbe avuto senso nominare l’advisor Lazard che sta lavorando per produrre le condizioni per arrivare alla cessione del club.
I concordati sono soggetti all’approvazione dei creditori e l’adunanza per il concordato Ef (quello che guida la vicenda) è stata fissata il 30 settembre. In teoria dunque si dovrebbe attendere quella data e il successivo ok del tribunale prima di rendere operativa l’offerta di acquisto. Tuttavia in accordo con il trustee e il tribunale, nonché con l’ok dei creditori, una volta che l’offerta di acquisto fosse stata accettata, l’acquirente potrebbe subentrare nella gestione della Sampdoria, previo accantonamento su un conto corrente vincolato allo scopo della somma indicata dai due concordati; o in alternativa offrendo adeguata garanzia bancaria. In questo modo i tempi verrebbero tagliati e il passaggio delle consegne sarebbe accelerato, anticipando il closing e il passaggio delle quote azionarie. Che altrimenti slitterebbero all’autunno.
Allo stato si tratta di uno scenario possibile ma non certo. Un passo alla volta e si arriverà al traguardo.