Passo in avanti verso la cessione della Sampdoria? Parodi disegna un nuovo scenario:: Al Thani, Bonetti, Di Silvio, Vialli e i dubbi di Vidal…
Nuovo capitolo, l’ennesimo, sulla cessione della Sampdoria. Capitolo scritto ancora una volta da Renzo Parodi, che su calciomercato.com, firma un nuovo scenario. Forse il migliore che ci si potrebbe aspettare per il futuro blucerchiato con l’arrivo della famiglia Al Thani, con Bonetti, con Vialli e ancora Lanna. Tutto bellissimo…
Vi riportiamo qui sotto le parti più significative dell’intervento del giornalista, già firma de Il Secolo XIX e de La Repubblica:
C’è l’offerta. “Vincolante” (fra virgolette e spiegherò perché). Quaranta milioni di euro per acquistare la Sampdoria. Mittente: un non meglio precisato membro della famiglia Al Thani, la potentissima dinastia dal Qatar. Proprietaria, fra l’altro, del Paris Saint Germain acquistato nel 2012 attraverso la Qatar Investment Authority, il braccio finanziario dello stato del Golfo. Offerta spedita da un procuratore arabo che si era presentato alla Sampdoria (con tanto di procura notarile firmata da un notaio arabo), come fiduciario del signor Faleh Al Thani. Si tratta dello sceicco Faleh Bin Nasser Bin Ahmad Al Thani, ministro dell’ambiente del cambiamento climatico del Qatar? Se fosse sarebbe un gran colpo. (…)
Latore dell’offerta di acquisto è Franco Di Silvio, produttore cinematografico amico dell’ex calciatore Ivano Bonetti. Un soggetto che da mesi “annusa” la Sampdoria, coltivando la speranza di concludere l’affare della vita. Con l’amico Bonetti, e indovinate un po’? Con Gianluca Vialli, coinvolto segretamente (ma non toppo) nel possibile deal, sollecitato dl tandem Di Silvio-Bonetti, con l’intervento di Edoardo Garrone (una sorta di moral suasion) che non vede l’ora di togliersi il dente-Sampdoria e tornare a vivere tranquillo. Mercoledì scorso Vialli da Cremona (dove era passato a salutare la famiglia di origine, reduce dalle vacanze in Grecia con moglie e figlie) ha incontrato Bonetti e Di Silvio. Che gli hanno illustrato lo stato dell’arte. Nell’organigramma della futura proprietà, l’ex bomber blucerchiato assumerebbe la carica di presidente, con Marco Lanna e Ivano Bonetti consiglieri delegati alla parte tecnica, Di Silvio vicepresidente e l’arabo designato dal nuovo proprietario nelle vesti di direttore generale, l’uomo che terrà le chiavi della cassa.
Cessione Sampdoria, Bonetti e Di Silvio non hanno presentato le garanzie necessarie a Vidal…
Cessione Sampdoria, Parodi: Al Thani, Bonetti, Di Silvio, Vialli e i dubbi di Vidal
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Champagne, allora? Piano. Purtroppo ci sono ancora delle zone d’ombra che devono essere chiarite prima che l’operazione riceva l’ok del trustee e la Sampdoria passi di mano, chiudendo l’era Ferrero. L’offerta “vincolante” (ecco il motivo delle virgolette di cui sopra) non è stata corredata dalle necessarie specifiche. Anzitutto non è chiaro chi sia effettivamente il personaggio che intende acquistare il club blucerchiato. Riferirsi a Faleh Al Thani è generico. Occorre un Cv del personaggio in questione e le sue credenziali. A scanso di incorrere in spiacevoli omonimie. Inoltre: il suo rappresentante esattamente quali poteri ha ricevuto per concludere l’affare? Secondo. L’offerta non è corredata da un impegno preciso a concludere il deal.
In casi del genere, l’offerente allega alla proposta di acquisto un precontratto, quello sì veramente vincolante, nel quale si specificano il prezzo di acquisto, le condizioni di pagamento e i vari adempimenti da onorare prima, durante e dopo il signing, cioè la firma del contratto definitivo di compravendita. Nulla di tutto questo compare a corredo dell’offerta. Altro interrogativo. Operando in un regime di concordato, l’offerta (…) non è stata accompagnata dall’impegno che la somma promessa sarebbe stata versata su un conto corrente vincolato a disposizione del trustee. Con l’intesa che una volta concluso il deal quella somma sarebbe stata automaticamente acquisita da Vidal e destinata al soddisfacimento dei creditori di Eleven Finance e Farvem. (…)
In soldoni: chi ha fatto l’offerta ”vincolante” è tenuto, se vuole essere preso in considerazione, a presentare la documentazione adeguata e ad effettuare il versamento dei quattrini promessi sul conto vincolato. Inoltre, deve dare conto della provenienza del denaro. L’antiriciclaggio non scherza e pretende di conoscere l’identità precisa dell’acquirente e verificare la provenienza lecita del denaro stesso. A scanso di manovre proibite di rientro di capitali dall’estero. Altrettanto chiederà la Federcalcio (la norma è stata introdotta da pochi anni). Altro aspetto poco chiaro della vicenda. L’offerta trasferita a Vidal da Di Silvio non era stata preceduta ad alcuna due diligence, come avviene di regola in situazioni analoghe. L’arabo del Qatar acquista a occhi chiusi. (…)
A questo punto Vidal si attende che Di Silvio e il suo dante causa riescano a dissipare tutti i dubbi e a dare riscontro con celerità alle domande che sono state poste. Se davvero alle spalle del produttore cinematografico pugliese ci sono gli arabi qatarioti della famiglia Al Thani (che peraltro ai primi di agosto aveva smentito ogni interesse attuale all’acquisizione di società di calcio italiane), non sarà difficile adempiere e liberare il campo da ogni dubbio. Se l’offerta venisse corroborata come ho cercato di spiegare, Vidal non avrebbe esitazioni ad accettarla.
E la sfiancante vicenda della cessione della Sampdoria troverebbe finalmente la fine che i tifosi attendono con trepidazione. In caso contrario (rifiuto immotivato dell’offerta) Vidal si esporrebbe al rischio di azioni penali nei suoi confronti da parte del tribunale e della procura romana che vigilano sull’adempimento dei concordati. I quattro membri del cda blucerchiato non resterebbero a guardare. Per evitare il loro possibile coinvolgimento in strascichi penali, rassegnerebbero le dimissioni con effetto immediato. Un epilogo, questo, che aprirebbe scenari drammatici. Non si arriverà a tanto. Non è nell’interesse di nessuno degli attori di questa commedia. La Sampdoria sarà ceduta. Presto o tardi sarà ceduta. A questo punto, calendario alla mano, affrettare i tempi non sarebbe necessario. (…)