Cessione Sampdoria, Parodi: c’è una sola offerta, le altre sono fake news. Il giornalista genovese conferma tutto
Il giornalista Renzo Parodi non arretra di un centimetro. Anzi. Dopo le sue ultime dichiarazioni sull’esistenza dell’offerta Dinan-Vialli (Cessione Sampdoria, Parodi: due offerte presentate al tribunale. C’è Vialli) pubblica un intervento sul suo profilo facebook con l’intento di “rimettere ordine”.
Mi corre l’obbligo di rimettere ordine nel profluvio di notizie di distrazione di massa suggerite dalle note gole profonde; delle fake news a comando, delle interpretazioni a capocchia fornite da improvvisati esperti di diritto un tanto al chilo e delle strampalate speculazioni fiorite sui siti dei tifosi a proposito della cessione della Sampdoria.
Intanto il Secolo XIX ha riportato l’esistenza di una trattativa parallela (Cessione Sampdoria, Vidal a Dubai: c’;è un’offerta per Ferrero). Anche questa è una fake news?
Cessione Sampdoria, Parodi: c’è una sola offerta, le altre sono fake news
Confermo che presso il tribunale fallimentare romano (giudice delegato Stefano Cardinali) è stata depositata la scorsa settimana l’offerta di acquisto della Sampdoria da parte del finanziere americano James Dinan, proprietario dell’hedge fund York Capital (patrimonio di 20,5 miliardi di dollari nel 2019).L’offerta prevede un investimento fino a 28 milioni di euro. I legali di Dinan hanno chiesto a Vidal, trustee del trust Rosan in cui era stata inserita come garanzia la Sampdoria, di conoscere i movimenti contabili del club negli ultimi mesi. Ciò significa che l’offerta di cui sopra verrà ricalibrata in base alle ultime risultanze contabili e quindi trasferita in un contratto preliminare di vendita che, una volta sottoscritto tra le parti, sarà sottoposto al tribunale. Il quale ha già valutato l’offerta compatibile con le condizioni fissate dal concordato EF.
Dal ricavato della vendita del club blucerchiato,15 milioni e mezzo di euro saranno destinati ai creditori di Ef.
Dal concordato Farvem dovranno uscire altri 4 milioni e mezzo di euro. in totale dunque saranno venti i milioni di euro diretti alla soddisfazione dei creditori delle due aziende della galassia Ferrero. Naturalmente la procedura dovrà incontrare l’assenso dei creditori di entrambi i fondi al fine di giungere all’omologa dei concordati e da lì alla vendita vera e propria della garanzia, ossia della Sampdoria.
I punti fermi: l’offerta Dinan e il meccanismo concordato preventivo-Trust Rosan
Secondo Parodi i ci sono almeno quattro punti fermi: l’offerta da parte di Jamie Dinan e il ruolo dei creditori
1) Esiste l’offerta di acquisto della Sampdoria da parte di Dinan (Vialli segue gli eventi minuto per minuto) che il tribunale ha già valutato compatibile con le condizioni fissate dai concordati.
2) I creditori (salvo il caso di conferma della revoca del concordato EF) saranno chiamati a pronunciarsi. In caso affermativo, i concordati anranno all’omologa, condizione indispensabile per mettere mano alla garanzia, ossia alla cessione della Sampdoria. Cessione a quel punto obbliga e non differibile. I 30 mesi con cui ci si balocca sono il termine massimo entro il quale realizzarla.Ma se esiste già oggi l’offerta di acquisto, la cessione si perfeziona subito. Lo capisce anche un bambino che le cose stanno così. Che la Sampdoria debba essere obbligatoriamente venduta non lo dico io.
L’ha scritto il giudice Cardinali nel decreto di ammissione del concordato EF (il passaggio in questione l’ho già citato testualmente più volte), in cui si richiama espressamente l’impegno “irrevocabile” assunto dal trustee (Vidal) a vendere la quota (ossia la Sampdoria) alle condizioni fissate dal concordato.
In altre parole, se i concordati verranno omologati, Vidal dovrà vendere la società. Senza poter eccepire sul prezzo di vendita, le condizioni o altro, Ferrero non ha alcuna voce in capitolo.
In questo articolo avevamo pubblicato e illustrato in esclusiva il documento cui far riferimento parodi (DOCUMENTO ESCLUSIVO: Concordato Eleven Finance, il Pubblico Ministero aveva chiesto il fallimento)
I punti fermi: il vaglio del Tribunale su altre offerte; il peso del creditore Hoist Finance
A rafforzare l’inesistenza di altre offerte parallele, secondo Renzo Parodi, la circostanza che l’interlocutore ormai è il tribunale di Roma. Il dott. Vidal, trustee (custode fiduciario) della Sport Spettacolo Holding (proprietaria della Sampdoria) dovrebbe infatti
3) Qualora venisse presentata un’altra offerta di acquisto (da un arabo, da un americano,, da un russo, da un cinese) costui dovrebbe formalizzarla, sapendo che tale offerta deve rispondere ai requisiti dei concordati. Vidal può prenderla in carico ma dovrà comunque presentarla al tribunale che la valuterà come ha fatto con l’offerta di Dinan e la girerà ai creditori per l’approvazione o la bocciatura.Di fronte a due o più offerte ritenute congrue dal tribunale, i creditori potranno indicare la loro preferenza. Ovvero bocciarle tutte (mandando EF e Farvem al fallimento) o ancora scegliere quella che ritengono migliore per loro.
4) Al momento l’unica offerta operativa è quella di Dinan.
E’ intuibile che Hoist sia orientata ad approvarla. La somma massima prevista per l’acquisto della Sampdoria è pari a 28 milioni di euro. Venti milioni saranno destinati ai creditori, secondo le rispettive quote di credito.
Otto milioni ( o qualcosa di meno) andranno a Hoist, la finanziaria svedese che aveva presentato istanza di revoca del concordato EF, reclamando un credito proprio di 8 milioni che Ferrero si rifiuta di riconoscere.
Aggiungo che prima di presentare l’istanza di revoca Hoist aveva tentato un accordo stragiudiziale con Ferrero che però lo aveva respinto. Hoist aveva quindi scelto la linea dura della revoca.