Cessione Sampdoria, Parodi: o lo sceicco Al Thani o il fallimento. Non ci sono alternative secondo il giornalista genovese
Renzo Parodi, già firma del Secolo XIX e dell’edizione genovese di Repubblica, torna a dire la sua sullo stato delle trattative.
Mettendo alcuni punti fermi (che in realtà per ClubDoria46 e chi ci segue erano già sufficientemente chiari ma tant’è…).
Lo sceicco Al Thani mette soldi suoi e non del fondo sovrano, ma ha comunque avuto il via libera della famiglia per investire in Italia. Nulla di nuovo.
Ma secondo Parodi il punto cruciale è questo: o la cessione va in porto o la Sampdoria è avviata al fallimento, perchè non ci sono sul tavolo altre offerte nè altri pretendenti. Dunque bisogna solo confidare nella chiusura della trattativa con gli ultimi tasselli burocratici e legali. Banche e avvocati sono al lavoro…
Cessione Sampdoria, Parodi: o lo sceicco Al Thani o il fallimento
Girano troppe “indiscrezioni” fasulle, nonché alcune ipotesi fantascientifiche, pardon comiche (torna Massimo Ferrero, lo sceicco è il prestanome di Massimo Ferrero) attorno al futuro prossimo della Sampdoria. I tifosi sono in costate fibrillazione in attesa dell’annuncio che la nuova proprietà ha finalmente chiuso l’acquisto del club blucerchiato. Un turbine di voci fantasiose che non fa bene alla Sampdoria. Forse c’è qualcuno che dietro le quinte si augura che tutto vada a rotoli. Chissà perché…Nell’attesa del closing, alcune precisazioni dettate in tempo reale. Precisazioni a prova di qualunque smentita.L’offerta dello sceicco Al Thani è l’unica, sul tavolo del trustee Gianluca Vidal, che l’ha già accettata alcuni giorni fa. Non ci sono altri pretendenti, né americani e neppure europei. O lo sceicco o nessuno.In caso il deal non si realizzi e la società debba proseguire con le proprie forze, difficilmente arriverebbe a Natale.L’ok di Vidal all’offerta del Qatar (fatta a livello personale, ha precisato Di Silvio, ma si sapeva. O perlomeno io ne ero a conoscenza), ha dato la stura alle procedure legate alla definizione del duplice versante (bancario-finanziario e contrattuale) che condurrà alle firme e al closing dell’operazione. Procedure tuttora in via di definizione che procedono senza intoppi verso il traguardo finale. L’obiettivo è ottenere il via libera dell’Autorità antiriciclaggio italiana (che non farà sconti e ci mancherebbe altro) e contemporaneamente garantire a largo spettro gli impegni finanziari dello sceicco Al Thani. A cominciare come è ovvio, dai 40 milioni e rotti di euro da versare al trustee che li utilizzerà per i due concordati. Impegni che andranno a coprire con adeguate garanzie sia l’esposizione debitoria della Sampdoria (attorno ai 100 milioni di euro) che l’indifferibile aumento di capitale, nell’ordine dei 30 milioni di euro.Oggi si sono incrociate molte call fra Vidal e le banche designate (Bper e Intesa San Paolo), fra Vidal e l’advisor (la Banca Lazard), tra Vidal e Imad Aounallah, il rappresentante fiduciario dello sceicco per le operazioni finanziarie, tra Di Silvio e i vari interlocutori, compreso l’avvocato Mangeat, che si occupa degli aspetti contrattuali della vicenda. Si cerca di stringere i tempi. Domani potrebbe esserci un cambio di passo. Potrebbe, dico.La difficoltà nasce dalle differenti legislazioni nazionali in termini di trasferimento del denaro e di messa a punto del contratto, nonché dalle rigidità della burocrazia.