Cessione Sampdoria, Parodi: se passano concordati, la vendita é definita. C’é una data di scadenza
Il giornalista Renzo Parodi, già firma del Secolo XIX e dell’edizione genovese di Repubblica, torna a parlare dei concordati Farvev e Eleven Finance,
CESSIONE SAMPDORIA: PARODI, VENDITA DEFINITA
In prima battuta ha cercato di dare delle spiegazioni del perchè il Tribunale di Roma non abbia ancora deciso, anche alla luce degli ultimi depositi di cui abbiamo dato conto nelle scorse settimane (Sampdoria, Concordati Ferrero: il Tribunale procede. Gli ultimi aggiornamenti; Concordati Ferrero: nuovi documenti in entrambi i fascicoli; Sampdoria, Concordati Ferrero: Farvem, ancora un documento depositato; Sampdoria, Concordati Ferrero: Farvem, depositato un altro documento)
Ne discende che l’offerta avanzata da Vidal e Ferrero per soddisfare i creditori (160 milioni il volume complessivo delle esposizioni, 120 per EF e 40 per Farvem, più altri spiccioli), non è ritenuta ancora idonea e congrua. Come ho già spiegato, lo schema proposto da Vidal (vendita della Sampdoria, posta come garanzia in un trust, entro 30 mesi e destinazione di una cifra fra i 33 e i 36 milioni ai concordati) era stata bocciata dal tribunale fin dall’inizio. Secondo i giudici occorrono infatti garanzie solide e attuali, immediatamente realizzabili, non promesse incerte collocate in un futuro più o meno lontano. In altre parole i giudici delegati hanno chiesto atti formali che dimostrino la disponibilità concreta dei denari necessari a soddisfare i creditori. E null’altro è stato offerto né poteva essere offerto, a beneficio dei creditori, se non la cessione della Sampdoria e il suo ricavato.
Secondo Parodi, “i giudici nell’esaminare le proposte di concordato hanno verosimilmente consultato i creditori”.
A nostro modesto avviso in questa fase i giudici delegati Cavaliere e Cardinali devono solo limitarsi a giudicare se le proposte di concordato siano ammissibili o meno, sulla scorta dei documenti presentati dal dott. Gianluca Vidal e dall’avv. Luca Ponti per conto della famiglia Ferrero.
Ricordiamo che ad oggi i maggiori creditori sono Hoist (società che opera nel settore dei crediti deterioriati, come spieghiamo in questo articolo) e l’Erario
I MOTIVI DEL RITARDO
Continua l’ex giornalista del Secolo XIX:
L’incaglio subito dai concordati è presumibile si sia verificato in ordine ad alcune valutazioni allegate all’offerta preparata da Vidal e che riguarderebbero la valutazione, o meglio la sottovalutazione dei debiti in capo alla Sampdoria. Da qui i successivi depositi di atti che si sono succeduti nelle ultime settimane: Atti che conterrebbero chiarimenti e delucidazioni appunto in risposta ai dubbi e alle domande formulate dai creditori.
Se tali informazioni non fossero ritenute adeguate e sufficienti dal tribunale, in quel caso i concordati prenderebbero una brutta piega. I giudici infatti, esperiti tutti i tentativi di avvicinare le offerte alle richieste, sarebbero costretti a respingere i concordati e in tal caso si aprirebbe la strada, ineluttabile, al fallimento di EF e Farvem. Sarebbe lo sbocco peggiore, non soltanto per la Sampdoria, che finirebbe risucchiata nella procedura fallimentare. Ma anche e soprattutto per Ferrero che perderebbe tutto il suo patrimonio personale (catene di cinema e appartamenti a Torrespaccata, nonché altre proprietà minori) e ovviamente pure per la Sampdoria.
CESSIONE SAMPDORIA, PARODI: VENDITA SE PASSANO I CONCORDATI
Nei commenti, il giornalista genovese rincara la dose: se i concordati vengono ammessi, la Sampdoria è già venduta. I compratori al momento ci sono e attendono.
Nel ragionamento di Renzo Parodi, gli acquirenti della Sampdoria devono solo capire se comprare nell’ambito del concordato preventivo ad un prezzo fissato dal Tribunale o in caso di fallimento, quindi ad un prezzo minore. Ma in questa ipotesi si andrebbe all’asta e potrebbero intervenire altri soggetti interessati…
IN CASO DI FALLIMENTO
Renzo Parodi insiste nel ritenere che in caso di fallimento di Farvem ed Eleven Finance, la società blucerchiata fallirebbe a sua volta a meno qualcuno non la rilevi a prezzo congruo:
(La Sampdoria, ndR) finirebbe sotto la curatela fallimentare e verrebbe messa all’asta, a meno che qualcuno non avanzasse un’offerta ritenuta congrua dal curatore fallimentare”. Ciò eviterebbe il fallimento sportivo della Sampdoria che mi sento di dire, alla malaparata, sarebbe comunque sventato dall’intervento di Edoardo Garrone. Va da sé che il prezzo del club in sede fallimentare risulterebbe molto inferiore a quello realizzabile in sede di libera trattativa e anche nel caso in cui il tribunale fallimentare fissasse il prezzo di venduta in regime concorsuale., Ferrero, vale ripeterlo, in questa fase non ha più alcuna voce in capitolo.
E nei commenti precisa che a suo avviso, l’intervento di Edoardo Garrone scongiurerebbe il fallimento:
La conclusione dunque è che Massimo Ferrero può salvare le sue aziende vendendo la Sampdoria oppure fallire e perdere tutto, aziende e Sampdoria.
LA SCADENZA: CESSIONE SAMPDORIA IL 30 GIUGNO?
Renzo Parodi azzarda anche una scadenza per concretizzare il passaggio di proprietà della Sampdoria, ossia il 30 giugno 2021. Il motivo? Perchè in quella data finiscono i benefici di cui la Sampdoria e il gruppo Ferrero si sono avvalsi per pagare meno tasse negli anni scorsi, ossia il c.d. consolidato fiscale.
La deadline indicativa per il passaggio di proprietà della Sampdoria potrebbe essere il 30 giugno, data in cui si definisce il consolidato fiscale, uno strumento operativo a disposizione delle società di capitali che a loro insindacabile scelta in presenza di un gruppo di imprese, possono decidere unitamente alle controllate, di presentare per un determinato periodo una dichiarazione dei redditi di gruppo. Se la Sampdoria vi facesse ricorso si chiarirebbero i rapporti con la capogruppo Holding Max e la controllante SportSpettacolo srl