Cessione Sampdoria, Parodi: via libera ai concordati e alla vendita del club blucerchiato. Ecco la ricostruzione del giornalista genovese
Dopo le novità sull’ammissione alla procedura di concordato preventivo per Eleven Finance, che ClubDoria46 ha dato per prima (Concordati Ferrero: Eleven Finance, il giudice ha deciso) Renzo Parodi, già firma del Secolo XIX e dell’edizione genovese di Repubblica è tornato sulla vicenda con un lungo post.
Riportiamo e analizziamo i punti cruciali.
Secondo Parodi l’unico bene appetibile per i creditori di Ferrero è la Sampdoria. Non sono i cinema di Eleven Finance nè le case popolari di Torre Spaccata in pancia alla Farvem. Tutti immobili che prima dei concordati erano oggetti di pignoramento, ora sospeso.
Cessione Sampdoria, Parodi: via libera ai concordati e alla vendita del club
Il giornalista genovese illustra lo schema del trust in cui è stata messa della Sampdoria come finanza esterna e al fine di sostenere il concordato preventivo ( per approfondire: Sampdoria in vendita, ecco i documenti ; Come si è arrivati al trust -i documenti; Chi e come controlla la Sampdoria)
Da qui la richiesta dei concordati che sono stati sdoppiati e affidati a giudici diversi. Dovrebbe essere un dato acquisito – sebbene per qualcuno continui a non esserlo – che l’unico asset capace di chiudere felicemente la vicenda è la Sampdoria. Che infatti a suo tempo era stata collocata come finanza esterna ai concordati. In parole povere, Vidal aveva “promesso” la cessione della società blucerchiata e la destinazione di una parte del ricavato (33-36 milioni), alla soddisfazione dei creditori di Ef e Farvem. Un ulteriore somma (6,4 milioni) sarebbe stata destinata a salvare dai debiti Holding Max, la società che, tra l’altro, attraverso SportSpettacolo, controlla la Uc Sampdoria.
Ciò accadeva un anno e mezzo fa quando l’ultimo bilancio della Sampdoria aveva registrato un passivo di gestione di 13 milioni di euro. Da allora la situazione economica e patrimoniale del club è nettamente peggiorata, il rosso del 2020 è stato di oltre 14 milioni e le esposizioni debitorie – anche causa pandemia Covid19 – sono schizzate oltre i cento milioni di euro. In altre parole il valore della Sampdoria è drasticamente diminuito; e i conti del gennaio 2020 sono saltati.
Continua poi il ragionamento affermando i giudici hanno ritenuto non sostenibile questo schema iniziale.
Con questa premessa risulta intuitivo che lo schema-Vidal non era più praticabile. Difatti il tribunale per mesi e mesi ha chiesto al commercialista veneziano integrazioni, documentazioni nuove, chiarimenti sulla situazione della Sampdoria- Con una promessa: la finanza esterna costituita dalla Sampdoria non poteva essere collocata a babbo morto, ossia nei 30 mesi ipotizzati da Vidal. Al momento dell’esame finale sui concordati doveva essere concreta ed esigibile.
Ma questa affermazione non è chiaro dove trovi fondamento, visto che che gli atti successivi alla proposta non sono pubblici. E lo ammette lo stesso Parodi.
Le supposizioni…
Da questo punto in poi entriamo nel terreno scivoloso delle supposizioni. Nessuno, tranne le parti, conosce il contenuto dei concordati così come sono stati definiti dal tribunale. Gli atti saranno resi pubblici soltanto dopo l’avvenuta omologazione. E’ tuttavia ipotizzabile che il tribunale abbia fissato una deadline assai più ravvicinata degli originari 30 mesi per realizzare la cessione della Sampdoria. E abbia indicato una somma sotto la quale non è possibile scendere.
Fermo restando che a seguire saranno i creditori ad esprimersi per il sì o per i no alla proposta. Dove è stata collocata l’asticella? Provo a indovinare: fra i 30 e i 40 milioni di euro., Ma questa è un’illazione e come tale va tenuta in conto.
Secondo il giornalista, già firma del Secolo XIX, il Tribunale di Roma avrebbe imposto di fatto agli advisor Gianluca Vidal e Luca Ponti una modifica importante della proposta concordataria.
La valutazione della Sampdoria
A questo punto del ragionamento, Renzo Parodi tenta di stimare il valore del club blucerchiato per l’eventuale trattativa di cessione.
(…) quanto sono effettivamente disposti a sborsare gli acquirenti per una società che ha accumulato un centinaio di esposizioni debitorie (seppure quasi la metà assistita dalla garanzia SACE dello Stato)? Con altri 36 milioni di euro di ammortamenti scaricati sull’esercizio 2021. Una società che ha operato a bilancio rivalutazioni perlomeno discutibili (28,9 mln per il marchio storico, essendo quello utilizzato in lease back fino al 2025); 12,3 mln per la library storica che è affittata alla Rai, 24,4 per le concessioni sui terreni di Bogliasco. Un bilancio che segnala il crollo delle plusvalenze (dai 52,3 miln del 2019 ai 14,7 del 2020) e del valore della produzione dai 129 ai 76 milioni. Il valore lordo del club è collocabile attorno ai 130/140 milioni di euro e i conti sono presto fatti. Oggi la Sampdoria in termini commerciali vale zero. Ovvero vale il valore dei suoi debiti.L’acquirente misterioso
Ma davvero c’è qualcuno disposto a compare la Sampdoria oggi?
Tutto ciò in linea teorica. Perché se comparisse un acquirente deciso a prendersi la Sampdoria senza badare troppo a spese, beh in quel caso auspicabile la situazione potrebbe sbloccarsi rapidamente. Conosco la domanda dei tifosi. Quando? Non sono in grado di rispondere. Mesi, in teoria. Settimane, forse, se comparisse il Cavaliere bianco. Unica certezza: Ferrero è costretto a vendere. Non necessariamente dopo l’ok dei creditori ai concordati. Essenziale sarà, in caso di omologazione dei concordati, che possa soddisfare le condizioni economiche fissate dal tribunale.
E qualcuno che chiede che fine abbia fatto Mister X, l’investitore che secondo il giornalista sarebbe stato interessato all’acquisto (Cessione Sampdoria, Renzo Parodi: “Se tutto va bene Vialli presidente a giugno; Cessione Sampdoria, Parodi: trattativa rallentata, ecco il motivo) ecco la risposta, eloquente, dello stesso Parodi:
Era un’ipotesi. Il pool di banche che lavorava per mister X si è ritirato per troppi debiti…Le trattative possono riuscire o fallire e se falliscono nessuno ha interesse a sbandierare il fallimento…