Il giornalista Renzo Parodi torna a parlare di cessione della Sampdoria: secondo le fonti raccolte Vialli c’è ma senza Dinan e Knaster
“La Cessione? Già, che fine ha fatto la Cessione della Sampdoria?”. In tanti se lo chiedono e Renzo Parodi ancora una volta ha voluto provare a fare il punto della situazione attuale. “(…)Premetto un’avvertenza: quanto scriverò vale per oggi, domani chissà. Distinguerò fra notizie, voci, illazioni e mie ipotesi personali”.
Il giornalista Renzo Parodi riassume in maniera dettagliata la situazione in cui vivono oggi i due concordati riguardanti Eleven Finance e Farven, le accuse rivolte alla Famiglia Ferrero e l’impossibilità della stessa di esercitare a nome della Sampdoria. Da qui le sue conclusioni, le sue ipotesi, che sottolinea, personali.
CONCLUSIONI
Cessione Sampdoria, Parodi: Vialli c’è ma senza Dinan e Knaster
Partiamo dalle sue conclusioni: “Se il Tribunale conferma la revoca, decreta il fallimento di Elevan Finance che, si può presumere, trascinerebbe con sé anche il concordato Farvem. L’adunanza dei creditori Farvem è stata spostata per tre volte e ora è fissata (definitivamente? Chissà…) al prossimo 22 febbraio. Da oggi al 22 febbraio il Tribunale potrebbe esprimersi su EF e quindi indirizzare entrambi i concordati in un senso o nell’altro”.
“Nel caso di luce verde, Vidal potrebbe prendere in esame le offerte giunte che risultassero congrue alle prescrizioni del tribunale, ovvero che potessero soddisfare i creditori nei termini già citati: i 20 milioni complessivi o probabilmente qualcosa di più perché Hoist (che comanda il concordato Elevan Finance) è disposta ad accettare uno sconto sugli 8 milioni extra reclamati, ma certamente non a rinunciare all’intero pacchetto”.
“Nel caso opposto, la bocciatura dei concordati aprirebbe la strada al concordato fallimentare con tempi e modalità complicate e lunghe. Il prezzo della Sampdoria tuttavia scenderebbe e di parecchio”.
IPOTESI
Cessione Sampdoria, Parodi: Vialli c’è ma senza Dinan e Knaster
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“Che cosa ci si deve augurare per il bene della Sampdoria? Sì ai concordati o fallimento di Elevan Finance e Farvem?”
Sono le due domande che Renzo Parodi si fa e alle quali prova a dare anche una sua risposta personale, ragionata grazie alle proprie fonti:
“Personalmente non ho certezze assolute, a naso direi che la sopravvivenza dei concordati offrirebbe una exit strategy più rapida e indolore per tutti”.
“(…) Il trustee Vidal ha dichiarato a Primocanale che dieci soggetti si sono presentati a chiedere informazioni sulla Sampdoria e due di essi hanno presentato documenti per l’avvio della procedura di cessione e forse altri due lo faranno a breve”.
“Per quanto mi riguarda ho raccolto voci su due gruppi di matrice araba, uno saudita e uno degli Emirati Arabi. Non ne farò i nomi perché non ho conferme probanti. Uno ha già esaurito la due diligence, l’altro si appresta a concluderla”.
“So anche di un fondo americano, presumibilmente legato a Gianluca Vialli che non ha mai mollato l’osso, Luca aspetta pazientemente di affondare il colpo. In joint venture con amici finanziatori. È escluso invece che sia la Iconic Sport Acquisition Management (con i finanzieri Dinan, Knaster, Eisler e il duo Vialli-Zanetton soci della piattaforma Tifosy) a procedere all’acquisto della Sampdoria”.
“Vidal parla di valutazione della società comprendendo tutti gli assets. Sa o dovrebbe sapere che in presenza dell’omologa di entrambi i concordati dovrà vendere a chiunque offrirà il prezzo fissato dal tribunale: i 20 milioni o al massimo 25-28 milioni. Altro che valutazione degli assets!”
“Diverso il quadro se Elevan Finance e Farvem fossero dichiarate fallite. Verrebbe nominato un curatore fallimentare e la Sampdoria potrebbe finire nel fondo creditori ed essere venduta ad un prezzo stracciato. Uno speculatore dovrebbe augurarsi quest’ultima ipotesi”.
“Al contrario un acquirente serio, motivato e deciso all’investimento qui e ora (del doman non c’è certezza specie quando si parla di finanza) sposerebbe la prima opzione, a costo di sborsare un bel po’ di milioni in più ma pur sempre all’interno di un prezzo contenuto per un club calcistico storico e voglioso di rilancio”.
“Nel conto andrebbe anche la forte esposizione debitoria attuale del club (oltre cento milioni d euro) e quindi si arriverebbe a 130-140 milioni di euro di valutazione complessiva della Sampdoria che dagli esperti di finanza sono considerati un prezzo equo”.
“L’affare si chiuderebbe rapidamente, prima dell’inizio dell’estate e la rifondazione societaria sarebbe avviata rapidamente. Cosa potrebbe essere di ostacolo, allora? Due i presumibili nodi da sciogliere: 1) L’incertezza sulla permanenza in serie A della squadra; 2) Il timore che eventuali sviluppi giudiziari, a tutt’oggi imprevedibili anche da parte di chi indaga, blocchino o comunque condizionino la Sampdoria nella causa del pantano giudiziario che ha inghiottito l’impero di cartone dei Ferrero”.
CONSIDERAZIONI FINALI
Cessione Sampdoria, Parodi: Vialli c’è ma senza Dinan e Knaster
La rapida soluzione del nodo-cessione è nell’interesse di tutti. Dei tifosi, ovviamente e della società. (…) E’ nell’interesse del trustee Vidal (…). La cessione della Sampdoria ad un gruppo/fondo forte e riconoscibile è nell’interesse del Sistema calcio nazionale che ha dovuto affrontare vicende spinose (l’ultima la Salernitana, anch’essa imprigionata in un trust e salvata all’ultimo giro d’orologio dell’imprenditore Iervolino).
“(…) Per riassumere e chiudere: finché non si scioglierà il nodo dei concordati Elevan Finance e Farvem (sì o no) inutile attendersi novità sostanziali. Nessuno avanzerà offerte formali di acquisto nella condizione attuale di incertezza giuridica. Dopo, la ruota si rimetterà finalmente in moto e certamente i pretendenti non mancheranno per la Ragazza del ‘46. (…)”.