Cessione Sampdoria, prorogato il mandato del Cda: l’attuale board in carica fino a maggio. In ballo la composizione negoziata
Marzo e aprile sarebbe dovuto essere il mese cruciale per l’attuale Cda della Sampdoria, con la chiusura e successiva approvazione del bilancio 2022 che, una volta conclusa, avrebbe potuto sancire il termine del mandato. Ma non sarà così. I quattro uomini alla guida della società blucerchiata, capitanati da Marco Lanna, resteranno al loro posto ancora un po’.
Il motivo, spiega Il Secolo XIX, è da ricondurre all’attuazione della composizione negoziata, che ha come requisito la continuità aziendale. Dunque anche a livello dirigenziale è necessario che resti lo stesso organigramma, almeno fino a inizio giugno, quando scadrà la procedura in cui si trova ora la Sampdoria.
A livello di tempistiche, in effetti, si prevede che proprio a maggio possa avvenire quella chiusura del bilancio 2022 e la successiva convocazione dell’assemblea azionisti le settimane seguenti. Tutto però entro quel mese, perché è quello in cui bisogna ultimare le scadenze per iscriversi al prossimo campionato, Serie A o Serie B che sia. E l’approvazione del bilancio è un criterio necessario.
Cessione Sampdoria, il Cda resta in carica per la composizione negoziata
Cessione Sampdoria, scadenze e composizione: il Cda deve restare fino a maggio. Lo scenario
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Insomma, serve che il Cda resti ancora alla guida della Sampdoria almeno fino a maggio, mese importantissimo per le scadenze fiscali, di iscrizione ai campionati e per trovare la soluzione al bond convertibile. Ci sarà probabilmente un altro fattore che aiuterà a mantenere la continuità aziendale.
E’ prevista infatti per lunedì 20 marzo alle 12:00, presso Corte Lambruschini, l’assemblea azionisti che dovrà discutere dell’abolizione della clausola, voluta da Gianluca Vidal nello statuto nel febbraio 2020, “Simul stabunt, simul cadent”. Ovvero quella, già nota, che prevede la decadenza di tutto il Cda nel caso delle dimissioni anche solo di un membro.
Con l’eventuale abolizione di questa, chiunque volesse può uscire di scena senza minare la vitale continuità aziendale che le prossime scadenze richiedono alla Sampdoria.