Cessione Sampdoria, il conto alla rovescia è cominciato: il giornalista Maurizio Michieli fa il punto su Telenord su quali siano le strade possibili con così poco tempo a disposizione
Con la retrocessione in Serie B che sembra ormai certa, la partita più importante da giocare in casa Sampdoria è quella societaria, con l’operazione salvataggio che ha ormai poco tempo a disposizione. Il conto alla rovescia è cominciato e le strade possibili, ovvero fattibili nei tempi e paletti dettati dalle numerose scadenze che avrà la società blucerchiata da qui al 20 giugno, sono poche.
Il giornalista Maurizio Michieli, a Telenord, ha provato a delinearle e a riassumere il modo in cui intendono portare a termine la missione complicata di salvare la Sampdoria dal fallimento. Partendo proprio dall’attuale proprietario, Massimo Ferrero, che ancora crede di poter intervenire. E, per farlo, visto che nessuno gli ha concesso un prestito, starebbe pensando di allearsi con uno di coloro che vorrebbe rilevare i suoi cinema, ovvero Raffaele Mincione di Wrm Group:
Massimo Ferrero, l’attuale proprietario, è tuttora convinto di poter realizzare l’operazione Poc, il prestito obbligazionario convertibile in azioni della Sampdoria. Nelle ultime ore avrebbe anche provato a instaurare una sorta di alleanza con Raffaele Mincione di Wrm, interessato soprattutto alle proprietà immobiliari del Viperetta.
Tuttavia erogare il prestito Mincione avrebbe bisogna a sua volta di ottenere una controgaranzia e questo rende meno agevole il percorso. Ancora più difficile che a erogare i fondi sia Banca Sistema, già molto esposta e rivelatasi mai interessata ad entrare in possesso di quote del club blucerchiato.
Cessione Sampdoria, tre pretendenti e il tempo che stringe: l’analisi di Telenord
Cessione Sampdoria, Telenord: resta poco tempo. Le strade possibili
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Se la pista del duetto Ferrero-Mincione sembra poco realizzabile, ci sono le altre ipotesi sul tavolo. Wrm resta sempre alla finestra per cogliere l’occasione di mettere le mani sui cinema del Viperetta, ma i reali pretendenti sono tre. Scrive Michieli:
I pretendenti reali, dunque, restano tre: Alessandro Barnaba e Massimo Zanetti (entrambi supportati da Garrone, specie il primo), oltre al fondo Cerberus. L’ipotesi in piedi è quella di un aumento di capitale in regime di composizione negoziata, sempre che Ferrero (messo alle strette dalla spettro fallimento non solo delle sue aziende immobiliari e cinematografiche ma anche della Sampdoria, un patrimonio di passione il cui valore non è quantificabile) acconsenta nel nome del “salviamo il salvabile”.
Come però si diceva all’inizio, il problema di tutte le ipotesi, giunti a questo punto, non sono tanto i soldi, che comunque dovranno essere tanti. Ma soprattutto bisognerà fare i conti coi tempi, e poi con la quantità di debiti accumulata dalla Sampdoria:
Ma per attraversare questo passaggio, in salita e pieno di buche, servono tempi tecnici che non coincidono con la composizione negoziata (in scadenza il 6 giugno). Ecco perché bisogna farlo prima e in presenza di una riduzione del debito (da 140 a 90 milioni) e una rimodulazione della durata. Le redini del “gioco” sono nelle mani del Cda e del negoziatore avvocato Bissocoli, chiamati ad un atto di coraggio non proprio al buio ma certamente pieno di rischi e incognite. La prima delle quali ha sempre un nome e un cognome: Massimo Ferrero.