Cessione Sampdoria, ad Alessandro Barnaba serve l’ok di Figc e Covisoc: la proposta deve andare in porto entro il 20 giugno
Il piano di Alessandro Barnaba per rilevare la Sampdoria è chiaro: vuole solo il ramo sportivo. Il finanziere romano punta alla creazione di una NewCo per avere solo la cosiddetta “good company” e stralciare, così, i debiti riguardanti le banche e lo stato. Per completare il suo piano, però, ci sono dei punti obbligatori da cui partire.
Il primo è il mantenimento del titolo sportivo e qui nasce il primo problema. Per Barnaba ripartire nella stagione 2023/24 con la denominazione “Uc Sampdoria 1946” è la condizione fondamentale della proposta, stando a quanto afferma Il Secolo XIX. Il tempo, però, non è un alleato né del finanziere romano né del club blucerchiato in questo momento.
Cessione Sampdoria, Barnaba ha tempo fino al 20 giugno
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Se non ci saranno deroghe, Barnaba dovrà completare il suo piano entro il 20 giugno, la data ultima per l’iscrizione al prossimo campionato. Con le possibili interruzione della composizione negoziata e il passaggio al concordato semplificato liquidatorio, per la vendita del ramo sportivo il rischio concreto è di andare oltre il 20 giugno.
Ci sono, poi, da chiarire le posizioni di Figc e Covisoc riguardo la compatibilità della proposta di Barnaba. Finora, infatti, la cessione di un solo ramo d’azienda è stata possibile solo dopo il fallimento, non all’interno di un concordato. Quello semplificato, però, è uno strumento attivo solo dal novembre 2021 e non ci sono, al momento, precedenti che possano aiutare a capire quale sia la reale situazione.