La questione relativa alla cessione della Sampdoria mette in difficoltà il Cda: da un lato le richieste di Barnaba, dall’altro l’idea del prestito di Ferrero
Muro contro muro. Massimo Ferrero e Alessandro Barnaba continuano la loro sfida a distanza per contendersi la Sampdoria. Da un lato c’è l’attuale proprietario – tramite la figlia Vanessa e il nipote Giorgio – dall’altro il finanziere romano che, per conto di Merlyn Partners ha fatto la sua offerta, con scadenza il 5 gennaio.
Ferrero sta cercando i soldi per tenersi il club, mentre Barnaba si è proposto per l’aumento di capitale. Prima, però, occorre che il Cda proceda con l’abbattimento del capitale. Ed è qui che nascono le difficoltà dei quattro consiglieri. Come riporta l’edizione genovese di Repubblica, i quatto consiglieri (Marco Lanna, Gianni Panconi, Alberto Bosco e Antonio Romei) sono in difficoltà, in mezzo a due fuochi.
Cessione Sampdoria, il Cda lascia con il prestito?
Cessione Sampdoria, tra Barnaba e Ferrero: Cda in difficoltà
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La Sampdoria ha appena ricevuto dalle banche 6,5 milioni per le scadenze fiscali e i pagamenti di Inps, Irpef e Iva. Un prestito in nome della continuità aziendale che non può essere messa in discussione con l’azzeramento di capitale e la mancanza di un soggetto che sottoscriva la ricapitalizzazione. Barnaba ha fatto sapere di volerlo fare, ma il Cda vuole evitare una condotta “non perfetta sul piano penale”.
E poi c’è Ferrero. Con un prestito da parte di un soggetto esterno, è plausibile che cambi il Cda, che potrebbe considerare concluso il suo percorso. L’eventuale finanziatore, infatti, metterebbe almeno due suoi uomini all’interno del boarding e potrebbe anche considerare l’ipotesi di gestire la società.
Due fuochi, dunque. Con in mezzo il Cda e la Sampdoria che aspettano novità…