Dal fondo Cerberus a Merlyn Partners passando per Al Thani: le trattative (fallite) per la cessione della Sampdoria, con Ferrero sempre presente
La notizia dell’ANSA ha confermato che anche la trattativa tra il fondo Merlyn Partners e la Sampdoria è saltata. La cessione della società blucerchiata continua a essere una situazione molto spinosa e che, al momento, sembra lontana da una conclusione. Con Massimo Ferrero sempre più convinto a tenersi il club fino all’arrivo di un’offerta veramente convincente.
Il tira e molla per la cessione è iniziato in estate, con il fondo Cerberus che aveva speso circa un milione per la due diligence e che sembrava davvero poter diventare il nuovo proprietario della Sampdoria. Poi, ad agosto, la rinuncia complice la difficoltà per ottenere il scambio di destinazione d’uso degli immobili del gruppo Ferrero.
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A settembre, poi, è arrivato il momento dell’abbaglio dello sceicco Al Thani. La proposta vincolante di 40 milioni c’è stata ed è stata confermata dal trustee Gianluca Vidal, ma non sono mai arrivati i soldi sul fondo escrow. E la trattativa non si è conclusa.
Poi il turno di Merlyn Partners. Tramite Alessandro Barnaba, il fondo era pronto a subentrare nella Sampdoria sottoscrivendo un aumento di capitale da 30 milioni più altri 20 per la gestione del club. La proposta sarebbe dovuta passare innanzitutto dall’avvallo della famiglia Ferrero, che, però, non vuole perdere la Sampdoria senza ottenere i soldi utili per soddisfare i creditori di Farvem ed Eleven Finance, e poi dall’azzeramento del capitale sociale. Negato dal Cda.
Il fondo si è ritirato e ora l’unica soluzione è quella che Ferrero stesso trovi i soldi per l’aumento di capitale. In attesa di una vera e propria offerta da almeno 33 milioni. Il prezzo fissato dal Tribunale di Roma per soddisfare i creditori.