Tra l’attesa delle garanzie bancarie e una situazione debitoria chiara si continua a parlare tantissimo della cessione della Sampdoria
A chi sarà ceduta la Sampdoria? È la domanda che tutti i tifosi blucerchiati, ma anche il discorso legato alle tempistiche non è da meno. E non potrebbe essere altrimenti. Francesco di Silvio e la lettera inviata all’ANSA da Mehdi Hani, rappresentante della società MH Partners di Ginevra per conto di Khalid Faleh al Thani, è stata la notizia di questi giorni.
L’interesse per la Sampdoria c’è e questo non è più un mistero. Per ora però non arrivano ulteriori novità. Nessuna documentazione, infatti, è arrivata a Gianluca Vidal, da parte né del produttore cinematografico, né dallo sceicco. Indiscrezioni che avevamo già raccolto e riportato.
Cessione Sampdoria: una situazione nota e i tempi che non aiutano la squadra
Cessione Sampdoria, tra garanzie bancarie e situazione debitoria. Il punto
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Per l’offerta vincolante all’acquisto del club servono le garanzie bancarie (e anche quelle personali) da parte del nuovo acquirente. Un processo chiaro, per capire la solidità economica del compratore oltre alla capacità di sostenere l’investimento.
Ovviamente non basterà versare solamente la cifra pattuita per la società. Bisognerà prendersi carico anche della situazione debitoria e anche questo non era e non è un mistero.
Per la maggior parte la Sampdoria è esposta con lo Stato: i prestiti Sace. Prestiti garantiti ed erogati dopo per Covid-19, uno strumento utilizzato per sostenere le società dall’impatto della pandemia. Tutto a tasso agevolato e le garanzie offerte dallo Stato. Il tutto dovrebbe ammontare a una settantina di milioni di euro (a media e lunga scadenza).
Una situazione che ovviamente rischia di essere un’arma a doppio taglio. L’arrivo di un nuovo possibile proprietario crea eccitazione in tutto l’ambiente, ma i tempi lunghi e le pause invece potrebbe avere una ricaduta anche sulla squadra. Un clima di incertezza che di certo non può fare bene né a Marco Giampaolo e al suo lavoro, né tanto meno ai calciatori.