Cessione Sampdoria, i dubbi dei tifosi dietro l’identità di Al Thani e l’offerta per acquistare i blucerchiati con Di Silvio. il post su Facebook della community blucerchiata.
Dopo la lettera pubblicata dall’Ansa (e tradotta da Francesco Di Silvio) con cui Khalid Faleh Al Thani ha dichiarato di voler comprare la Sampdoria, l’ambiente blucerchiato ha reagito con soddisfazione e sollievo. Finalmente qualcuno che è uscito allo scoperto, finalmente un volto che dichiara di voler acquisisce la società. Ma non tutti nel mondo sampdoriano hanno superato il loro scetticismo.
C’è chi, come la community di tifosi che su Facebook si chiama Sampdoriani Xeneises, ha ancora più di un dubbio riguardo l’intera operazione, a partire dalla tipologia di offerta fino all’identità e agli interessi degli acquirenti. In un post sul social, la pagina ha condensato tutte le perplessità.
Innanzitutto, l’offerta non è ancora chiara, soprattutto a partire da esperienze pregresse come quella del duo Cerberus-Redstone. Tra Di Silvio che afferma che tutta la documentazione arriverà a breve, Primocanale che dice che non è ancora stata prodotta la documentazione richiesta, i tifosi della Sampdoria dicono questo:
Un pezzo di calcioefinanza.it, datato 26 agosto 2022, riporta uno stralcio di articolo de Il Secolo XIX dove si legge che, in concomitanta con la ritirata di Cerberus – Redstone (o meglio, di Cerberus), Vidal, il trustee, abbia contestato la proposta di acquisto presentata da Francesco Di Silvio per mancanza della “proof of funds”.Che cos’è la “proof of funds”? La prova di avere i fondi necessari per coprire le spese di acquisto.
Nella serata di ieri lo stesso Di Silvio ha dichiarato che in tempi brevissimi questa prova arriverà. Addirittura sembrerebbe che lo stesso Vidal sia stato messo in contatto con gli avvocati svizzeri, precisamente di Ginevra, che curano l’operazione per conto del principe qatariota. Se questo non bastasse, riporta calciomercato.com: “l’idea della cordata facente riferimento a Di Silvio e Bonetti sarebbe quella di formulare direttamente una proposta vincolante di acquisto, senza nessuna due diligence e senza accesso alla data room”.
Come prego? Il duetto anglo-americano Cerberus-Redstone ha speso più di un milione di euro in analisi dei dati finanziari ed economici, scontrandosi con la potente burocrazia italiana, e questo nuovo soggetto acquisitorio propone un’offerta vincolante senza sapere nemmeno cosa sta, effettivamente, acquistando? Che cos’è tutta questa approsimazione quando si parla di milioni di euro? Il Natale è arrivato in anticipo? Oppure qualcuno ci vuole propinare la favola dell’emiro-principe che non bada a spese, perché è talmente saturo di danari da non considerare minimamente i propri interessi economici? A questo non crediamo, anche se ci auguriamo che sia davvero così. Per il bene della Sampdoria. Vedremo.
Cessione Sampdoria, dal profilo introvabile di Al Thani al messaggio tradotto da Di Silvio: le perplessità dei tifosi sul web
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La pagina Sampdoriani Xeneises, poi, ha anche fatto un focus su Al Thani, personalità alquanto misteriosa e, dal punto di vista di ricerche web, quasi introvabile:
Del qatariota Khalid Faleh al Thani non risulta (quasi) nulla. Il portale di notizie sportive onefootball.com, in data 15 settembre 2022, lo riconosce come “presidente del CdA di Prime Lands Real Estate, un’azienda che agisce all’interno del settore immobiliare”.
Visitando il sito di questa agenzia si rileva come il contenuto sia incredibilmente scarno e nei profili dirigenziali riportati sul portale manchi addirittura qualsiasi tipo di foto dei soggetti facenti parte del consiglio di amministrazione. Approfondendo la ricerca rileviamo come la società abbia una manciata di omonimi nel mondo […]Detto questo, effettivamente, su un sito riconducibile all’area qatariota, risultano DUE immobili in vendita riconducibili a Prime Lands Real Estate. Due.
Un ulteriore spunto ci arriva da linkedin.com, famoso portale che raggruppa professionisti da tutto il mondo. Su questo sito troviamo il profilo di tale Khalid Faleh al Thani, riconducibile al presunto futuro presidente della Sampdoria. A livello curricolare il profilo corrisponde, in quanto si dichiara vice presidente della Prime Estate L.L.C, società di cui stiamo scrivendo. Cliccando sul nome della sopracitata, il sito ci reindirizza all’avviso di “page not found”. […] Un’ulteriore posizione lavorativa viene evidenziata come “Chairman presso la Logano E.S.T.”. In questo caso l’errore è grossolano, quasi parodistico, infatti non è altro che il nome del campus universitario di Lugano est, famosa università svizzera, di cui di certo l’interessato non è reggente o proprietario.
I tifosi si fanno anche alcune domande su Francesco Di Silvio, sul profilo del quale anche ClubDoria46 aveva fatto approfondimenti (Cessione Sampdoria, quello che sappiamo su Francesco Di Silvio). Anche sulle dichiarazioni rilasciate da Al Thani, quelle che hanno suscitato grandi reazioni nell’ambiente Sampdoria, i tifosi hanno qualcosa da dubitare:
Perché è stata scelta l’ANSA per divulgare questo tipo di informazioni? Ma soprattutto, perché il messaggio di interesse verso la Sampdoria è stato inviato direttamente all’agenzia senza passare dall’ufficio stampa dell’emiro in questione? Ci viene difficile pensare che un personaggio così ricco e potente non abbia a disposizione un team di comunicazione e debba inviare tramite Di Silvio, per l’occasione anche traduttore, un messaggio così importante.
Ovviamente le dinamiche temporali e i tempi stretti per il closing possono aver determinato un’accelerata anche dal punto di vista comunicativo. Non ci sarebbe nulla di male.
Suscita perplessità anche il fatto che sia stata necessaria una conferma del mediatore svizzero. E che ci siano alcune incongruenze su un altro firmatario della lettera, Mehdi Hani, socio con l’investitore in un’altra società:
Secondo il sito dell’emittente locale Primocanale: “La conferma sarebbe “certificata” dalla firma di un mediatore svizzero che garantirebbe la genuinità di quanto scritto. Nella lettera anche la firma di Mehdi Hani, rappresentante della società MH Partners che ha sede in rue de Fort-Barreau 15 a Ginevra, zona dove si trovano alcune società fiduciarie svizzere”.
Tutto regolare, nulla di strano, tranne che l’articolo prosegue affermando: “Primocanale evidenzia come sia quanto meno bizzarro che (…) la sua sede (di MH Partners ndr) abbia un indirizzo dove non esiste altro che una casella postale”.
Tutte cose più o meno sospette, sollevate da chi ancora non vede proprio tutto radioso dopo la lettera di Al Thani. Al contrario, vede e scorge alcune incongruenze che lasciano degli interrogativi per ora senza risposta…