Cessione Sampdoria, il rischio fallimento rimane concreto: si aspettano novità sul fronte Barnaba e sul piano di rilevare solo il ramo sportivo
Il tempo per salvare la Sampdoria stringe sempre di più. Due mesi, da qui al 20 giugno, per trovare i trenta milioni necessari per saldare i debiti della parte sportiva e consentire, così, l’iscrizione al prossimo campionato. Che, considerato l’ultimo posto in classifica, ha più probabilità di essere di Serie B.
La strada della composizione negoziata non sta portando i risultati sperati e, come si legge su Tuttosport, difficilmente durerà fino al 6 giugno, la data ufficiale di chiusura stabilita dal Tribunale. Sui fronti relativi, poi, al bond convertibile e alla possibilità che qualcuno paghi i 40 milioni necessari per soddisfare i creditori di Farvem ed Eleven Finance non ci sono novità.
Cessione Sampdoria, Barnaba punta al concordato
Cessione Sampdoria, Tuttosport: rischio fallimento dietro l’angolo
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Lo stallo potrebbe portare alla “mancanza di continuità aziendale”, che potrebbe, quindi, portare Bissocoli e il Cda ad anticipare la fase pre-fallimentare, dove vorrebbe inserirsi Barnaba, che, così come in inverno, non vuole passare dai concordati, rilevando la Sampdoria a un prezzo stracciato e prendendo solo il ramo sportivo.
Dalla conclusione della composizione negoziata, si aprirebbero due strade: quella del concordato semplificato liquidatorio e quella della liquidazione giudiziale. Stando a quanto scrive il quotidiano torinese, Barnaba starebbe puntando al primo per avere solo il ramo sportivo, ma deve passare dall’autorizzazione della Figc.
La Sampdoria aspetta novità, con la consapevolezza che il rischio del fallimento c’è ed è “dietro l’angolo”. Il tempo stringe.