Aggiornamenti sul fronte della cessione della Sampdoria: un altro gruppo, oltre a quello angloamericano, ha chiesto l’accesso alla data-room
Non c’è solo il fondo angloamericano ad aver iniziato la valutazione dei conti della Sampdoria, la “due diligence“. Neologismo che sta diventando sempre più usato tra i tifosi blucerchiati. E non è il solo ad aver fatto richiesti dei dati riservati del club di Corte Lambruschini, la data room. Stando a quanto riporta primocanale, ma il nome o chi li rappresenta resta ancora top-secret.
Cessione Sampdoria, Vidal e Banca Lazard al lavoro per una soluzione
Cessione Sampdoria, un altro Fondo ha chiesto l’accesso alla data-room
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Resta comunque cerchiata in rosso la data del 16 dicembre prossimo, quelle delle scadenze fiscali e tributarie. Il consiglio di amministrazione chiederà alla famiglia Ferrero la ricapitalizzazione della società con iniezione di denaro fresco. Servono 30 milioni di euro, necessari per gli adempimenti d’obbligo funzionali alla continuità aziendale.
Situazione abbastanza chiara a cui si aggiungo gli interessi, relativi appunto alla data room. Banca Lazard, continua quindi a cerca una soluzione per la Sampdoria. La dirigenza segue con fiducia l’evoluzione della situazione, anche perché chiunque voglia acquistare il club deve seguire una procedura corretta, cui in estate il consorzio temporaneo Redstone-Cerberus si era attenuto, al contrario della parallela iniziativa mediorientale.
Si aspettano notizia dal trustee Gianluca Vidal, che rimane a strettissimo contatto con la banca d’affari incaricata della cessione della società. Servono novità in tempo utile per assicurare la continuità aziendale che è il presupposto necessario dei risultati sul campo. Questa sosta al campionato non servirà soltanto a calciatori e allenatore. Almeno così si augurano dalle parti di Corte Lambruschini.