Cessione Sampdoria, Parodi: Vialli attende i concordati di Ferrero. Secondo il giornalista l’ex bomber non intende accelerare
Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, la piega che potrebbero prendere le indagini della procura di Paola non lascia completamente indenne la trattativa per la cessione della Sampdoria. Una sensazione anticipata a ClubDoria46 dal dott. Sorace, l’uomo da cui sono partite le indagini (Intervista a Sorace (curatore Ellemme): cessione Sampdoria in pericolo) . Una sensazione che è andata consolidatasi nelle ultime ore (Arresto Ferrero, Sampdoria coinvolta: cessione lontana?)
L’analisi sui possibili sviluppi delle indagini
Anche Renzo Parodi, giornalista genovese già firma del Secolo XIX e dell’edizione genovese di Repubblica, dedica l’inizio del suo lungo post sulle “questioni calabresi”.
Visto il modus operandi dei Ferrero e dei loro accoliti, metodo smascherato dalla procura calabrese, in linea puramente teorica e a rigor di logica l’eventualità che fondi siano stati distratti illecitamente dalla Sampdoria non va scartata e Iddio non voglia che possa trovare ulteriori e diverse conferme. Un sistema di latrocinio organizzato avrebbe bisogno di complicità interne alla società, non basterebbero le sponde offerte da avvocati, manager e collaboratori (tutti indagati) come era accaduto per le società calabresi. Servirebbero complicità interne alla Sampdoria e trovo difficile credere che dirigenti amministrativi e soprattutto i sindaci della società si siano piegati a pratiche così clamorosamente illecite. Col rischio di pagare di persona, sul piano penale, per i giochini del presidente. Se mi sbaglio i problemi saranno tutti loro. L’inchiesta chiarirà.
Cessione Sampdoria, Parodi: Vialli attende i concordati di Ferrero
Parodi è di fatto allineato alla posizione che abbiamo già espresso giorni addietro. I possibili acquirenti, tra cui figurerebbe l’ex bomber blucerchiato, temporeggiano. Vogliono capire a cosa si espongono comprando la Sampdoria. E non parliamo solo di debiti e conti societari, che per quello basta una due diligence. Chi compra vuol delineare gli ambiti di rischio, sia con riferimento alla giustizia penale sia per quella sportiva.
E’ indubbio che queste rivelazioni – ripeto, oggi a livello di ipotesi investigativa – hanno creato turbolenze nell’ambiente, panico fra i tifosi e preoccupazioni fra chi è interessato all’acquisto della Sampdoria. Gianluca Vialli difatti sta approfondendo ogni aspetto contabile e scava ogni possibile profilo di eventuali ricedute di carattere penale. Anche alla luce degli ultimi sviluppi delle indagini calabresi. Detto altrimenti, ha dato un colpo di freno e attende di capire cosa avverrà nell’immediato.
Si fa corposa la possibilità che i concordati vadano a picco, con conseguente fallimento di EF e Farvem, e che la Sampdoria finisca nell’attivo patrimoniale delle due società fallite, in mano al curatore fallimentare nominato dal tribunale. In quel caso il costo per rilevarla sarebbe molto al di sotto di quanto Vialli ha stanziato per acquistarla nell’ambito dei concordati. Il risparmio consistente annullerebbe eventuali brutte sorprese che dovessero saltar fuori dalla contabilità sociale. Se questa alla fine fosse la strada scelta dall’ex bomber (d’accordo con Hoist, il creditore principale), allora ai tempi della cessione si allungherebbero. E la Sampdoria, società e squadra, resterebbe nel guado. Con tutti i rischi connessi di sostenibilità finanziaria e di classifica. Un dramma.
(…) Vialli sta affinando la proposta finale di acquisto della Sampdoria, con particolare riferimento alle garanzie che l’acquirente pretende per essere tenuto immune da qualsiasi azione di responsabilità civile da parte di chicchessia.
Naturalmente anche con un occhio attento ai movimenti di denaro in uscita dalle casse blucerchiate. Precauzioni doverose, con gli occhi delle procure spalancati sulla gestione di Massimo Ferrero & compagni. L’eventualità è che anche la Sampdoria si ritrovi coinvolta negli affari sporchi contestati ai Ferrero dai pm calabresi. Al momento questa ipotesi non si è concretizzata ma chi può indovinare il futuro?
Neppure coloro che conducono l’indagine sono in grado di fare previsioni. Le incognite e i colpi di scena si susseguono, il tempo purtroppo gioca contro le fortune della Sampdoria. Il club ha benzina per arrivare a febbraio poi si entra in terra incognita e pericolosa per la stessa esistenza del club. La deadline fissata da Vialli per il closing è il 5 febbraio, a questo punto non è certo che venga rispettata.
Cessione Sampdoria, Vialli e creditori dei concordati di Ferrero
Hoist, il creditore principale di EF (l’altro è l’Erario che si rimetterà alla decisione di Hoist) ha deciso di tenere duro. Vuole tutti o quasi tutti gli ulteriori 8 milioni oggetto di controversia con Vidal, dai quali la richiesta di revoca del concordato, sulla quale il tribunale ancora non si è espresso. Si parla complessivamente di un credito di una trentina di milioni. Poco più, poco meno. L’offerta di Vialli dovrebbe essere in linea con quanto richiesto da Hoist, nonché con i crediti reclamati dall’Erario. Resta da capire se anche le tre banche creditrici di Farvem e i creditori delle tre aziende calabresi decotte riusciranno a sedere alla tavola dei concordati. Su questo punto non mi sbilancio.
Qualora la cordata lombarda rappresentata da Costacurta o il fondo emiratino evocato da Vidal e smentito da Ferrero ovvero un misterioso Cavaliere Bianco tentassero il sorpasso dell’ultima ora dovrebbero presentare un’offerta superiore a quella di Vialli, quindi ben oltre i trenta milioni di euro. Nella nota situazione economica e patrimoniale della Sampdoria e nei tempi stretti necessari per svolgere la due diligence ritengo questa eventualità improbabile.
Vidal in questi giorni cruciali ha tutto l’interesse a propalare voci di offerte in arrivo onde alimentare un’asta al rialzo. I tempi non saranno brevissimi, le procedure concordatarie hanno scadenze precise ed è verosimile che si scollini il mese di gennaio. Questo nel caso auspicabile in cui i concordati ricevessero luce verde. Una ipotesi che, lo ripeto, sta perdendo forza.
A questo punto Parodi analizza i rischi in caso di fallimento. Su questo punto smentisce Vidal, sostenendo che il trust Rosan in cui è inserita la Sampdoria verrebbe meno. In realtà abbiamo spiegato il meccanismo con cui potrebbe stare in piedi lo stesso (DOCUMENTO ESCLUSIVO: Cessione Sampdoria, se cadono i concordati, il trust potrebbe reggere. Ecco perchè). Lo scopo del trust è infatti fornire finanza esterna ai concordati ordinari o fallimentari di Eleven Finance e Farvem. Dunque se saltasse il concordato ordinario e venisse presentato il concordato fallimentare il trust sarebbe ancora in piedi.
Sale quindi l’altra opzione: trascinare al fallimento EF e Farvem e acquistare la garanzia-Sampdoria dal fallimento delle due società. A prezzo stracciato.
In questo ultimo caso cosa accadrebbe? Vidal dice che il Trust Rosan sopravviverebbe e però nell’atto costitutivo dello stesso trust si legge che il trust Rosan cessa di esistere in tre soli casi. Il trust raggiunge lo scopo, ossia perfezione i concordati e soddisfa i creditori. Il trust non può raggiungere lo scopo. Il trust in parte lo raggiunge e in parte no. Se cadono i concordati quindi il trust è morto e si scivola nella procedura fallimentare.Il curatore fallimentare nominato dal tribunale procede alla vendita all’asta dei beni incorporati in EF e Farvem, nonché della garanzia, ossia della Sampdoria. In questo caso l’acquirente pagherebbe il club blucerchiato una cifra sensibilmente inferiore a quella fissata dai concordati. La convenienza economica per chi compra è palese, purtroppo questa procedura richiederebbe alcuni mesi e la Sampdoria se vuole restare a galla tutto quel tempo non ce l’ha.