Cessione Sampdoria: si allungano i tempi dell’addio a Ferrero. Per il giornalista Renzo Parodi la cessione del club subirà, ancora una volta, l’ennesimo rinvio. Ora la colpa è dei concordati…
Torna a scrivere di cessione della Sampdoria il noto giornalista Renzo Parodi. Cessione che dovrebbe subire ancora un rinvio. Cerchiamo di capire il perché.
“È il momento di fare chiarezza sulla vicenda dei concordati che riguardano EF e Farvem, le aziende della famiglia Ferrero che tentano di evitare il fallimento.
(…) “Qual è allora lo stato dell’arte dei due concordati (Farverm e EF)? (…) La dottoressa Daniela Cavaliere, si è riservata di far conoscere la propria decisione nel giro di due-tre settimane. Dunque presumibilmente attorno al 10 febbraio prossimo. Identica procedura è stata instaurata di fronte ad un altro giudice, il dottor Stefano Cardinali, per Eleven Finance (cinema). Il giudice ha richiesto a Vidal ulteriore documentazione e si è riservato di decidere alla metà di febbraio.
Esperite entrambe le procedure e ottenuto il via libera dal tribunale, la propota di concordato sarà sottoposta ai creditori di EF e Farvem, i principali sono il Fisco italiano e la finanziaria svedese Hoist”.
(…) “Tempi? Non mi imbarco in previsioni. Troppi e ripetuti i rinvii in sede giudiziaria, le tabelle di marcia sono saltate tutte”.
“Vengo alla sostanza che interessa i tifosi della Sampdoria. (…) La Sampdoria avrà ricevuto una valutazione che non potrà essere modificata e sulla quale né Ferrero né Vidal potranno interferire. In altre parole, il valore della Sampdoria come accertato (con o senza una nuova perizia d’ufficio ordinata dal tribunale) sarà la base per ogni eventuale trattativa che porti alla cessione della società. I favoleggiati (da Vidal) 110 milioni netti della perizia Deloitte e gli altrettanto favoleggiati 182 milioni (debiti compresi) della perizia Ernst&Young saranno carta straccia”.
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Cessione Sampdoria, Parodi: Vialli? si allungano i tempi dell’addio a Ferrero
(…) “…Insomma una volta chiusa la partita dei concordati se ne aprirà un’altra, cruciale, per il passaggio della Sampdoria ad una nuova proprietà. Chi prenderà la Sampdoria? Allo stato le certezse sono queste. Nessun pretendente si muoverà prima che i concordati siano omologati e la valutazione del club sia stata fissata dal tribunale. A quel punto, Ferrero non avrà più alcuna voce in capitolo nella trattativa per la cessione del club. Se arrivasse l’offerta congrua dovrà vendere. Altrimenti i concordati affonderanno per inadempimento e Farvem ed EF andranno dritte al fallimento”.
Gianluca Vialli è più che mai in pista con la “branch” italiana della sua Tifosy. Ha già agito nelle vesti di advisor per l’acquisizione del Pisa Calcio da parte di Alex Knaster e ora in piena attività, sempre come advisor, nella trattativa tra Suning e BC Partners per l’ingresso di quest’ultima nel capitale azionario dell’Inter. Advisor, cioè consulente, non aspirante azionista, chiaro?”
“Tifosy è già da tempo in caccia degli investitori interessati alla Sampdoria. Vialli affiderà alla Tifosy Italia Sim, società appena costituita a Torino, di cui Fausto Zanetton è l’ad, il compito di scandagliare a fondo i conti della Sampdoria, aggiornati all’ultimo giorno e di fornire agli investitori un quadro preciso sulla base del quale formulare l’offerta di acquisto del club. Il pretendente c’è ed è potentissimo, secondo una confidenza che ho ricevuto da buona fonte. E’ straniero, ma non ne conosco (ancora) il nome…”.
“Vale ribadirlo, la Sampdoria fra mucchi di ossa stantie, ancorché come garanzia esterna, (essendo stata infilata nel Trust Rosen), è l’unica montagna di carne fresca capace di soddisfare l’appetito dei creditori di Farvem ed EF. Qualora la doppia proposta di concordato non trovasse l’approvazione dei creditori, le aziende di Massimo e Vanessa Ferrero sarebbero immediatamente dirottate verso il fallimento. Ferrero perderebbe tutti i beni che tengono in pancia: appartamenti, cinema e quant’altro. Non conviene ai creditori, che vedrebbero prolungarsi di anni i tempi per ricevere soddisfazione e a condizioni meno favorevoli di quelle fissate dal concordato. Non conviene a Ferrero, se vuole salvare la capra deve sacrificare il cavolo Al giusto prezzo, che secondo me non può collocarsi lontano da quei 140\150 milioni di cui dicevo. Meno i debiti, dunque 50, massimo 60 milioni per le sue tasche”.
“Pagati tutti gli altri debiti che si porta appresso, forse gli avanzerà un gruzzoletto per restare nel mondo del calcio, che è la sua massima aspirazione. Non scomparire dai radar, restare sul palcoscenico, evitando di tornare quello che era: uno sconosciuto. Voci romane nell’ambiente Lazio sussurrano che l’amico Lotito potrebbe girargli la Salernitana, in corsa per la serie A, dunque un boccone abbastanza ghiotto che potrebbe convincerlo ad accelerare i tempi della cessione della Sampdoria. Tempi non brevissimi, ma neppure lunghi. Prima dell’inizio dell’estate, comunque.