Il tecnico del Cittadella, Alessandro Dal Canto, ha parlato in vista della sfida contro la Sampdoria, una Sampdoria che ritorna ai tempi di Mancini
La prima volta di Alberico Evani e Attilio Lombardo sulla panchina della Sampdoria sarà al Luigi Ferraris nella sfida contro il Cittadella, una sfida subito difficile in uno scontro diretto per la salvezza. Il presidente Matteo Manfredi ha deciso di cambiare, ripartendo da gente che ha fatto grande questa squadra.
Il cambiamento ha portato grande entusiasmo, un entusiasmo che deve portare anche i giocatori nel riuscire a dare di più in campo per centrare una vittoria che manca da oltre due mesi, l’ultima volta l’otto febbraio nella sfida contro il Modena. Proprio dell’entusiasmo ritrovato dalla Sampdoria ne ha parlato Alessandro Dal Canto tecnico del Cittadella in conferenza stampa.
Torna la vecchia Sampdoria, di 25 anni fa, per loro è sicuramente una ventata di entusiasmo, mentre per noi cambia solo il fatto che potrebbero schierare un modulo diverso rispetto alle precedenti gare: ma ci siamo preparati per quello che potrebbe essere, consapevoli che troveremo appunto grande entusiasmo. È una gara bella da andare a giocare, contro una squadra che, per valore della rosa, poteva fare un altro campionato: e sono avversari pericolosi perché, proprio per il loro valore, possono tranquillamente fare un filotto di risultati
Cittadella, Alessandro Dal Canto: contro la Sampdoria per avvicinarci alla salvezza
Cittadella, Alessandro Dal Canto: è tornata la Sampdoria di Mancini ma noi…
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Per la sfida del Luigi Ferraris, mister Alessandro Dal Canto, dovrà fare a meno di tre giocatori come annunciato nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato.
Non portiamo Diaw che ha avuto un affaticamento muscolare, niente di grave ma non ce la fa, e con lui non ci saranno neppure Desogus, che ha uno stato influenzale, e Cecchetto che ha avuto un problema alla caviglia. Angeli invece è convocato
Nel corso della conferenza, il mister del Cittadella ha anche parlato dell’importanza di giocare al Luigi Ferraris e del fatto che la sua squadra ha dimostrato di saper reggere certe pressioni.
Le gare prendono una piega anche in base agli episodi, la statistica comunque dice che fuori casa, specie con chi lascia qualche spazio in più e spinge, abbiamo avuto meno problemi, ma la gara è comunque difficile: siamo preparati a tutto ciò che può succedere, in un verso o nell’altro. Nelle ultime sei, almeno due gare dobbiamo vincerle se vogliamo salvarci senza playout, e magari aggiungere a questo un pareggio. Ovviamente ci sono gli avversari da fronteggiare, ma non ci sono tabelle, il campionato è molto imprevedibile, il calcio funziona che si deve giocare al massimo delle possibilità e con la testa sgombra da brutti pensieri