Cesc Fabregas è arrivato al Como al posto di Moreno Longo: in tre partite ha ottenuto sette punti, ma non vuole fermarsi e punta in alto con i lagunari
Dopo dodici partite – e 21 punti – il Como ha deciso di esonerare Moreno Longo per mettere sulla panchina della prima squadra Cesc Fabregas, già tecnico della Primavera. Lo spagnolo, che era arrivato l’anno scorso per giocare, è passato prima nella panchina dei giovani, poi in quella dei grandi per la prima volta in carriera.
In tre partite Fabregas ha ottenuto sette punti, vincendo con Feralpisalò e Sudtirol e pareggiando con il Lecco. Il percorso, come detto alla Gazzetta, sta procedendo nel verso giusto:
Stiamo cambiando idea di gioco e farlo a campionato in corso non è semplice. Cosa voglio cambiare rispetto a Longo? Non mi piace difendere uno contro uno. Quando ero al Barcellona e una squadra ci affrontava così, era morta. In B c’è questa tendenza, c’è meno qualità: noi dobbiamo essere forti fisicamente, intelligenti e organizzati. Anche in difesa.
L’obiettivo di Fabregas è vincere. Come gli hanno insegnato i suoi maestri, quali Arsene Wenger, ma anche José Mourinho, Antonio Conte e Pep Guardiola:
Wenger era un maestro per i giovani, Mourinho lo è per come motiva i giocatori, Conte per l’energia che trasmette, Guardiola per la tattica. Tutti però hanno una cosa in comune: vogliono vincere. Non sono mai stato in uno spogliatoio in cui passava un messaggio diverso. Solo al Monaco, in Francia, non lo sentivo. Io ho sempre giocato per vincere.
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E anche in Serie B gioca – anzi – allena per vincere. La volontà è portare il Como, attualmente terzo in classifica a 28 punti, in Serie A:
Lavoro per portare il Como in Serie A. Una mentalità che deve avere la squadra, ma anche lo staff e tutti gli altri. L’importante è andarci con una struttura giusta come club. Per questo sono disposto a legarmi per un lungo periodo, mi piace il progetto.
Ora, però, Fabregas dovrà fare il patentino…
Certo, ho ancora tre partite poi la società deciderà come fare. Penso di farlo in Inghilterra.