Concordati Ferrero, Eleven Finance: gli scenari dopo la decisione del Tribunale su input dei commissari giudiziali. Il punto della situazione
Torniamo a parlare del concordato Eleven Finance. Le ultime notizie di cui vi abbiamo dato conto pressochè in tempo reale in questo articolo riguardano la possibile revoca del concordato preventivo con il conseguente fallimento della società del gruppo Ferrero. Una possibilità allontanata dal braccio destro di Massimo Ferrero, Gianluca Vidal, che ha spiegato il punto di vista della società (Vidal a ClubDoria46 chiarisce la posizione di Eleven Finance).
Ma rimettiamo in ordine i fatti e tentiamo di delineare gli scenari.
ll 27 settembre il Tribunale di Roma ha aperto un sub-procedimento ex art. 173 legge fallimentare, come si evince dai registri di cancelleria. Ossia il procedimento revocare l’ammissione al concordato preventivo. Il motivo? I commissari giudiziali hanno accertato che il debitore (Eleven Finance) ha indicato importo più basso dovuto ad un creditore. Però secondo quanto riferisce il dott. Vidal, vi è di fatto una divergenza sull’ammontare di questo credito. Divergenza potrà essere ricomposta senza pregiudizio negativo per la procedura di concordato.
GLI SCENARI: SOLO UN INTOPPO…O FALLIMENTO?

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A questo punto possiamo delineare alcuni scenari, partendo dai dati di fatto e da quanto dichiarato dal dott. Vidal.
Il primo è quello probabilmente auspicato da Ferrero e dal suo braccio destro, ossia che non venga riconosciuto il maggior importo richiesto dal creditore. O comunque, che pur venendo riconosciuta la più alta somma dovuta da EF, ciò non porti a stravolgere il piano di concordato. Il sub procedimento di fatto costituirebbe solo un intoppo di poco conto, una questione tecnica facilmente risolvibile senza ripercussioni negative sulla procedura concorsuale che riprenderebbe il suo percorso, con l’adunanza dei creditori fissata a novembre.
Il secondo scenario è quello più grave per Eleven Finance e di rimando per la Sampdoria. Il Tribunale, su istanza del creditore o su richiesta del pubblico ministero, dichiara il fallimento di EF con contestuale sentenza. Sentenza che sarebbe comunque ancora non definitiva e suscettibile di reclamo. Uno scenario che a norma di legge non può essere escluso a priori, proprio perchè lo prevede espressamente il secondo comma dell’art. 173 della legge fallimentare. Probabilmente il dott. Vidal è a conoscenza di elementi che lo portano ad escludere categoricamente la possibilità che questo scenario si concretizzi. Elementi di cui non siamo in possesso. Per questo non possiamo che prendere in considerazione anche questa possibilità.
Non sappiamo se e quando sia già stata fissata l’udienza, ma a norma dell’art. 15 della legge fallimentare devono trascorrere almeno 15 giorni dalla comunicazione via pec ai creditori e non oltre 45 giorni dall’apertura del sub-procedimento. E’dunque ragionevole ritenere che l’udienza si terrà non prima della metà del mese di ottobre, anche se il Tribunale potrebbe anticipare dimezzando i termini.
Insomma, tra qualche settimana tutto potrebbe essere molto più chiaro.