Coppa Italia, pronta la rivoluzione ma l’Inghilterra é lontana…Gli scenari secondo la ricostruzione del “Foglio” non impatteranno sull’impianto complessivo
La Coppa Italia, il trofeo più vinto dalla nostra Sampdoria, è pronta a cambiare formato.
Secondo quanto riportato dall’inserto sportivo del quotidiano il Foglio, la rivoluzione sarebbe alle porte. Non tanto per un motivazione sportiva, per rendere il torneo più interessante con i classici scontri tra “piccole” di provincia e “giganti” della Serie A, che caratterizzano le altre coppe nazionali in giro per l’Europa (soprattutto Inghilterra e Francia).
Ma un modifica richiesta dal “Dio Denaro”, per invogliare le tv ad alzare le proprie offerte ( che ad oggi si attestano sui 48 milioni a stagione attualmente). Ma resta comunque difficile ipotizzare una riforma che avvicini la Coppa Italia alla FA Cup inglese.
Per il triennio 2024-2027 si è pensato ripercorrere una strada già vista 40/50 anni fa, con una fase finale della Coppa Italia con gironi all’italiana.
Coppa Italia, pronta la rivoluzione ma l’Inghilterra é lontana…

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La prima opzione prevede quattro gironi da quattro squadre, per un totale di 16 formazioni, lo stesso numero di quelle che attualmente partecipa agli ottavi di finale.
La seconda invece prevede quattro gironi da tre squadre l’uno. In questo secondo caso però servirebbe rivedere la struttura delle fasi precedenti per arrivare ad avere 12 squadre partecipanti ai gironi.
In entrambe le soluzioni, le prime classificate di ogni gruppo accederebbero al turno con semifinali di andata e ritorno, esattamente come accade ora.
La prima soluzione porterebbe il numero di gare da due (ottavi e quarti) a tre. Con la seconda formula invece ognuna delle 12 formazioni partecipanti giocherebbe due partite garantite.
Rimane comunque inalterato l’ingresso delle prime otto classificate sulla base della precedente edizione della Serie A, come accade ora. Quindi in sostanza un percorso netto garantito per le più forti La modifica del format Resta ancora tutto da decidere per quanto riguarda il numero di partecipanti della Serie C nonchè la possibilità di garantire il fattore campo alle in casa le squadre di categoria inferiore, come avviene in Inghilterra con la FA Cup.
La sensazione è che l’impianto della Coppa Italia non cambierà radicalmente. Il sogno di vedere i cosiddetti “giant killer” ossia le piccole squadre di terza o quarta categoria eliminare super campioni della Serie A resterà probabilmente solo una chimera…