Crisi Coronavirus:l’ Arsenal licenzia la storica mascotte, ma intervengono i tifosi. E alla fine ci pensa Mesut Ozil...
La crisi economica a causa della pandemia sta mietendo vittime anche nell’indotto del calcio.
Ha rischiato di farne le spese anche la storica mascotte dell’Arsenal (27 stagioni!), il Gunnersaurus. Il club londinese aveva infatti licenziato Jerry Quy, l’uomo che dentro a quel simpatico vestito da dinosauro strappava un sorriso ai piccoli tifosi dei Gunners durante le partite.
Ma tifosi non sono rimasti indifferenti e hanno subito sostenuto la propria mascotte dando vita ad una raccolta fondi. L’obbiettivo dichiarato era di finanziare il ritorno di “Gunnersaurus”. George Allen, tifoso dell’Arsenal particolarmente affezionato alla mascotte ha dichiarato: “Gunnersaurus è stata la mascotte dell’Arsenal per 27 anni. E’ un simbolo del club e non possiamo permettere che si estingua. Perdere uno storico tifoso come Quy, poi, sarebbe una vergogna”
La mobilitazione dei tifosi non è servita. Alla fine è intervenuto Mesut Ozil, uno dei giocatori con l’ingaggio più alto della squadra. Non gioca ormai da marzo e l’Arsenal vorrebbe venderlo per fare cassa, al momento senza riuscirci.
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Ma Ozil non si è tirato indietro e ha fatto un bellissimo gesto. “Ero triste per il licenziamento dopo 27 anni di Jerry Quy, alias Gunnersaurus, la nostra fedele mascotte” scrive il regista su Twitter. “Così mi sto offrendo di pagare io lo stipendio del nostro grosso pupazzo verde, almeno finchè sarò un giocatore dell’Arsenal – continua il calciatore – Così Jerry continuerà a fare il lavoro che ama così tanto”.
Allarme rientrato e lieto fine…