Il continuo diffondersi del Coronavirus allontana la ripresa della Serie A: c’è il rischio di non riprendere più. Gravina invita all’unità tra tutti i club.
I nuovi contagi di Dybala, Paolo e Daniel Maldini hanno acceso un ulteriore campanello d’allarme all’interno della Serie A. L’emergenza Coronavirus, infatti, non sembra diminuire e, di conseguenza, anche il rientro sui campi sembra sempre più lontano. La ripresa, immaginata dalla Lega per il 2 maggio sembra allontanarsi e, con il continuo diffondersi della pandemia la Serie A potrebbe anche non riprendere. Intanto si cerca di prendere tempo prima di consegnare all’Uefa la proposta per i nuovi calendari, anche se non si vede ancora la luce n fondo al tunnel.
Coronavirus, se la Serie A non riprendesse?
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Lunedì 23 marzo la Lega presenterà alla Figc un piano di risanamento senza conoscere, effettivamente, quando e se si potrà tornare a giocare. Qualche società sta pensando, in caso di mancata ripresa, anche di sospendere i pagamenti fino al 30 giugno, rientrando così del mancato incasso dell’ultima rata dei diritti tv.
Mentre Lazio e Napoli spingono, contro il parere dei medici, per ricominciare gli allenamenti, il presidente federale Gravina invita all’unità. La prossima settimana, infatti, il calcio italiano dovrà inviare le sue proposte al ministro dello Sport Spadafora e l’invito del presidente federale è quello di giungere a soluzioni comuni.