La Serie A vuole tornare a giocare ma la sicurezza, la responsabilità ricade tutta sui medici. E i medici hanno deciso di alzare la voce…
E’ diventato argomento di discussione quello relativo alla decisione del governo di affidare la responsabilità dei protocolli anti-contagi ai medici legali dei club. I medici sono “liberi professionisti” che prestano una consulenza ai rispettivi club, e possono accedere alla panchina grazie ad un tesserino rilasciato dalla FIGC.
Non godono di nessuna copertura in caso di complicazioni e questo ha alimentato molte polemiche, come dimostrato dal le dimissioni del rappresentante dei medici dei club Rodolfo Tavana, medico del Torino. Il portavoce è diventato il medico della Nazionale Italiana Enrico Castellacci che lamenta il fatto di non aver mai preso in considerazione i medici. Secondo Castellacci il protocollo così com’è non permette la ripresa del campionato e molti medici hanno già minacciato le dimissioni a causa della decisione di “scaricare” le colpe, con conseguenze penali, sui medici.
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A Castellacci si unisce il grido d’aiuto da parte dello storico medico sociale della Sampdoria Amedeo Baldari: “Ci sembra abbastanza strano sentir parlare di responsabilità penale dei medici. Prima di arrivare a situazioni estreme come scioperi o dimissioni di massa, chiediamo semplicemente di essere ascoltati. C’è un gruppo di medici giovani e anche anziani che collaborano dall’inizio della pandemia. Ci siamo sentiti giornalmente, però adesso vogliamo essere ascoltati”