In Usa, in Gran Bretagna e anche in Svizzera. La corsa al vaccino è partita. Una gara contro il tempo per evitare che con l’arrivo dell’inverno si possa cadere in una seconda ondata di malati di coronavirus.
A due giorni dall’inoculazione del prototipo di vaccino, sviluppato nei laboratori dell’università di Oxford, Elisa Granato, la ricercatrice di origine italiana pioniera tra i mille volontari coinvolti nella sperimentazione, rassicura sul suo stato fisico: “Fin qui sto benissimo!”. Granato, ricercatrice di zoologia e microbiologia nella stessa università, è stata la seconda volontaria, giovedì scorso, a sottoporsi al test sperimentale del progetto condotto dall’Istituto Jenner di Oxford in partnership con l’azienda Advent-Irbm, di Pomezia.
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Coronavirus, italiana vaccinata: “Fin qui sto benissimo”
Un’iniezione trasmessa in diretta televisiva dalla Bbc. Di fronte all’interesse globale che questa sperimentazione ha suscitato, la ricercatrice, che si nega a interviste, ha usato il profilo Twitter per fornire aggiornamenti sulle sue condizioni di salute come in una sorta di breve diario. “Sto benissimo finora, e il team sta facendo un lavoro fantastico nel seguirci e sostenere tutti i partecipanti”, ha scritto.
Il vaccino che gli è stato somministrato, il Chadox1 nCoV-19, è costituito da un virus (Chadox1), che è una versione indebolita di un virus del raffreddore comune (adenovirus) che provoca infezioni negli scimpanzé, dopodiché è stato geneticamente modificato inserendo un frammento di dna che è quello che consente al Covid-19 di essere così letale. Adesso non resta che aspettare e sperare…