Un errore di Massimo Ferrero e uno di Carlo Osti. Due errori che possono, guardando i numeri, costare la salvezza della Sampdoria. Una salvezza messa a rischio dall’undicesima rete di Gianluca Caprari e dalla settimana, quella vincente di Federico Bonazzoli per la Salernitana contro la Fiorentina.
Due cessioni diverse, subite da Roberto D’Aversa che si sarebbe tenuto volentieri a inizio anno entrambi e non La Gumina e nemmeno Torregrossa. Ma sono scelte presidenziali e di chi fa il mercato. Il risultato lo dà la classifica, i goal messi a segno e pure gli assist realizzati. Sono numeri. E i numeri non mentono…
Caprari era in scadenza, non avrebbe mai rinnovato e così il Viperetta per non perderlo a zero lo ha ceduto in prestito con diritto di riscatto all’Hellas Verona. Un affare per loro. Pochi milioni di euro versati per un giocatore che ha già realizzato undici reti e realizzato sette assist, solo in campionato, in 2405 minuti giocati. Bravo. Qualcuno lo rimpiange. Io no ma non nascondo che quei goal ci sarebbero stati utili e visto l’infortunio prolungato a Damsgaard, Gianluca avrebbe giocato con continuità. Quella di cui ha sempre avuto bisogno per esprimersi al meglio…
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E poi c’è Bonazzoli. Un altro attaccante tolto a D’Aversa. Un giocatore che sarebbe rimasto a Genova e che invece è dovuto ripartire per il primo treno destinazione Salerno. Gioca e non gioca, non è un titolare fisso ma intanto tra campionato e Coppa Italia l’ha già sbattuta dentro una decina di volte. In campionato sono 8 ed è un record personale per lui. Una scelta di Osti a quanto pare su cui D’Aversa non è mai stato pienamente d’accordo…
Un Sampdoria che ha oggi in Francesco Caputo il suo bomber con 11 reti, poi c’è Manolo Gabbiadini fermo a 6. Lontano Don Fabio Quagliarella con 3 reti. Uno Sabiri, zero Supriaha (e come fa poverino se non gioca mai), zero Giovinco…