CorSport, dagli USA 900 milioni a De Laurentiis per il Napoli. Il retroscena e l’analisi condotta dal portale specializzato
Il Corriere dello Sport sgancia la bomba: dagli USA stanno studiando attentamente il Napoli, preparando un’offensiva per rilvare il club partenopeo in futuro.
Nel 2019 Aurelio De Laurentiis aveva rifiutato 900 milioni di euro, ma adesso con la squadra prima in classifica, un monte ingaggi ridotto del 27% tra il 2021 e il 2022, un bilancio più leggero e una rosa giovane e competitiva, quando può valere il Napoli?
Ecco l’analisi di Antonio Giordano
CorSport, dagli USA 900 milioni a De Laurentiis per il Napoli. Il retroscena
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Se non sono bastati novecento milioni di euro nel maggio del 2019, chissà quanti ce ne vorranno adesso, con una squadra che sa di favola! Il mercato dei capitali sa dove posare il proprio sguardo, è un universo tecnicamente anaffettivo, e non gliene va fatta neppure una colpa – c’est la vie, direbbero i francesi – e una società così sana, così illuminata, persino adesso così vincente, diventa “attrazione fatale”: l’America ha provato a dare un’altra sbirciatina, osserva strategicamente con apparente disinteresse e però intanto s’informa, e, adesso che Aurelio De Laurentiis sta a Los Angeles già da un bel po’, risuona nelle orecchie l’eco di quella frase sussurrata al Corriere dello Sport-Stadio nel giorno del settantesimo compleanno («Giorni fa mi si è avvicinato un signore che mi ha detto: “sai, Aurelio, ho la possibilità di presentarti un acquirente che avrebbe intenzione di offrire 900 milioni di euro…”. Ho sorriso e gli ho ribadito quello che ho detto ripetutamente: il Napoli non è in vendita).
Ma il tempo vola, le situazioni si evolvono e la macro-economia sa come uscire con discrezione allo scoperto: Mergermarket, portale globale su abbonamento che tratta di fusioni e acquisizioni – una Bibbia per gli addetti ai lavori – ha squarciato un orizzonte ancora opaco però realistico intorno ad un club che s’è rifatto una vita da solo, in diciotto anni, e che adesso che sta lassù ha inevitabilmente calamitato intorno a sé l’interesse di una serie di fondi di investimento internazionali.
Le voci corrono e le classifiche anche, però pure i bilanci sono lì a rappresentare un vissuto calcistico e soprattutto economico da prendere come modello o semplicemente da analizzare con partecipazione: i pretendenti non mancano, ovviamente, e negli States il sospetto che tra un anno possa nascere qualcosa, fosse anche una prima decisa mossa di avvicinamento, viene ritenuta più possibile che probabile. «Per evitare che De Laurentiis intraprenda un’asta formale».
De Laurentiis è già di casa negli States
Il viaggio di Adl in California, con fissa dimora nella sua villa di Los Angeles,è anche diventato un indizio, ch’è andato arricchendosi di dettagli su appuntamenti fissati esclusivamente potenziali corteggiatori – con le loro offerte – di una società che non viene ritenuta sul mercato: la priorità assoluta, l’unico stuzzicante pensiero ricorrente, è il campionato, con quel sogno che resta sospeso nell’aria, senza che nessuno lo nomini, né a Castel Volturno né alla Borsa del football internazionale.
C’è un calcio che viaggia a velocità supersonica, ch’è diventato l’epicentro di interessi dei Fondi – e non solo – e il Napoli, oltre Oceano, viene anche tratteggiato come un club con una “vision” futurista, intenzionato «a costruire un nuovostadio», ad annusare proposte dei private equity internazionali per «stimolare ulteriormente lo sviluppo del marchio» con una «distribuzione più ampia» e attraverso la ricerca di nuove sponsorizzazioni.