La vittoria di Cosenza è una liberazione per la Sampdoria, il goal segnato lo è anche per Darboe, che dopo tante difficoltà ora ha provato emozioni uniche
Una duplice liberazione per Ebrima Darboe. Quella personale e quella di squadra, entrambe che passano da quel goal di Cosenza, da quella sgroppata che lo ha visto fare palla al piede più di metà campo, per poi concludere a rete battendo Alessandro Micai.
Perché grazie alla rete del centrocampista, supportata da quella di Manuel De Luca, la Sampdoria è potuta tornare a Genova con 3 punti in saccoccia. E perché con questo tiro che si è infilato in porta, il classe 2001 della Roma ha scacciato tanti incubi. Ai microfoni del club, nel post partita, Darboe ha raccontato i mesi difficili trascorsi fino ad ora, riscattati dopo questo goal fondamentale:
Il goal mi ha fatto venire un’emozione unica, perché ho passato gli ultimi anni dopo l’infortunio molto difficili, sono veramente contento, ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino e mi hanno aiutato nei momenti di difficoltà e dedico a loro il goal.
Sampdoria, il primo goal tra i professionisti per Darboe scaccia i fantasmi del passato
Cosenza-Sampdoria, Ebrima Darboe: una liberazione…
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Un goal davvero speciale per Darboe. E’ il primo tra i professionisti, dopo tanti segnati nella Primavera della Roma, ma mai in prima squadra, né coi giallorossi né con gli austriaci del Lask. Un’emozione quindi mai provata nel calcio dei grandi, per il centrocampista che si sta risollevando dopo un periodo davvero complicato.
Nel 2021, a 20 anni, Darboe sembrava tra i giocatori più in rampa di lancio della Roma. Esordio in Serie A (al Ferraris contro la Sampdoria), primo giocatore del Gambia a giocare una partita di Europa League, stava cominciando a ritagliarsi spazio. Poi però, nell’estate del 2022, arriva la rottura del crociato, con un’operazione chirurgica che lo costringe a stare fuori per 9 mesi. Un calvario che smorza la carriera del centrocampista, che ritorna a disposizione solo nell’aprile 2023.
Da lì, però, è fuori piano nella Roma di Josè Mourinho, che già non lo vedeva molto nel suo primo anno nella capitale. Così arriva il prestito al Lask, dove comincia a giocare più tardi e avverte ancora qualche problema. Poi, a gennaio, l’occasione Sampdoria, si presenta l’offerta che accetta subito, ansioso di mettersi in gioco in Italia e con Andrea Pirlo allenatore.
Le prestazioni, l’attitudine del ragazzo convincono tutti, staff, addetti ai lavori e tifosi. E poi è arrivato il goal di Cosenza, che ha scacciato ogni fantasma del passato. Una liberazione per lui e per la Sampdoria, con l’augurio che possa essere, per entrambi, un nuovo punto di partenza.