Covid-19: Matteo Bassetti e la moglie, Chiara Milano-Viesseux, aggrediti nel centro di Genova da alcuni manifestanti no vax e no Green Pass
Non c’è pace per l’infettivologo genovese Matteo Bassetti. Il primario dell’Ospedale San Martino è stato aggredito verbalmente lo scorso sabato sera mentre si trovava nel centro città a prendere un aperitivo insieme alla moglie, Chiara Milano-Viesseux.
È stata proprio lei a ripercorrere e raccontare quel momento non senza preoccupazione:
Eravamo a prendere uno spritz in attesa del sushi da portare a nostro figlio che era ricoverato in ospedale. Un gruppo di no vax ha riconosciuto mio marito ed ha iniziato a insultarlo”.
Non è la prima volta che Matteo Bassetti finisce nel mirino dei contrari alla vaccinazione, in particolare a quella anti Covid-19, tanto che, dopo le denunce e le segnalazioni, la Polizia di Stato ha optato per assegnarli la scorta:
Pensavamo di stare fuori poco e non abbiamo avvisato gli agenti. È stato un errore. Penso però che sia inaccettabile questa situazione. La Digos sta facendo un ottimo lavoro tra identificazioni, perquisizioni e sequestri”.
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Continua l’odio, fomentato anche sui social, verso Matteo Bassetti. L’infettivologo è stato vittima di una nuova aggressione mentre si trovava in compagnia della moglie nel centro di Genova:
Probabilmente era uno strascico della manifestazione no Green Pass che si era svolta nel pomeriggio come orami accade ogni settimana. Credo sia giusto che ognuno abbia le proprie idee ma serve rispetto nel manifestarle”.
La moglie del primario dell’Ospedale San Martino di Genova, Chiara Milano Viesseux confessa, nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, di temere per l’incolumità dei suoi figli:
Il più piccolo una volta si è trovato in mezzo ad un corteo dove incitavano odio verso suo padre e si è spaventato. Così si è avvicinato hai poliziotti presenti facendosi riconoscere e chiedendo protezione.
Il grande invece mi ha chiesto se non fosse meglio prendere il mio cognome dopo aver sentito una supplente insultare Matteo a scuola”.
Le tante apparizioni in televisione e la notorietà non hanno aiutato l’infettivologo:
Sta pagando un prezzo troppo alto in fondo non è lui a fare le leggi, da solo consigli. A lui piace andare in TV, fare divulgazione e spiegare cosa sta accadendo ed è molto disponibile per questo lo chiamano tutti”.