Per completare il processo di cessione della Sampdoria Radrizzani e Manfredi lavorano al piano di rientro con i creditori: pesano quelli con agenti e procuratori
Il processo di salvataggio della Sampdoria è tutt’altro che finito. Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi stanno lavorando sull’organigramma e sulle trattative per raggiungere gli accordi con i creditori. Il piano di ristrutturazione della crisi va definito quanto prima per presentarlo in modo ufficiale al Tribunale.
L’ostacolo emerso nelle ultime ore – riporta Il Secolo XIX – riguarda il pagamento di agenti e procuratori, che, nel monte debitorio, pesano per circa 21/22 milioni di euro. Rappresentando, così, una delle parti più importanti del debito totale, che – ricordiamo – si aggira intorno ai 150 milioni di euro. E che va abbassato a circa 80/90.
Sampdoria, Radrizzani al lavoro con gli agenti: rifiutata prima proposta
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Nei giorni scorsi gli agenti avevano iniziato a dare segnali di insoddisfazione dopo l’accordo sull’aumento di capitale, interpretato – forse – come una cessione vera e propria. Quando, in realtà, non si può ancora parlare di passaggio di proprietà ufficiale fino alla data del closing, che dovrebbe essere a settembre.
Gli agenti, così, avrebbero iniziato una trattativa al rialzo, in particolare coloro che vantano i crediti maggiori. E che influiscono notevolmente sul 60% dei consensi da raggiungere per avere l’omologa sul piano di rientro. Radrizzani dovrebbe offrire un stralcio del 55/60% dei loro crediti, con pagamento in tre rate, nel 2023, 2024 e 2025.
La prima risposta sarebbe stata negativa e c’è bisogno, quindi, di una rimodulazione. Sia per i tempi, che a livello economico. Toccherà ad Antonio Romei condurla, ma c’è, comunque, la volontà di arrivare a un accordo.