Crisi Sampdoria, per arrivare a giugno il Cda, in assenza dell’aumento di capitale, deve trovare 30 milioni per la normale gestione
La Sampdoria ha superato lo scoglio del pagamento degli stipendi dell’ultimo trimestre del 2022 grazie agli accordi raggiunti con i tesserati. Il club blucerchiato è riuscito – per tempo – a ottenere la rinuncia al pagamento di dicembre, convertito in un bonus che sarà pagato, eventualmente, a giugno.
Intanto, però, la crisi di liquidità continua. Senza un aumento di capitale, il Cda sta facendo i salti mortali per poter garantire la continuità aziendale, anche grazie alla composizione negoziata con cui, con l’aiuto di Eugenio Bissocoli, sta studiando il piano di ristrutturazione dei debiti. Per arrivare a fine stagione servono diversi milioni.
Sampdoria, servono ancora 30 milioni
Crisi Sampdoria, 30 milioni per arrivare a giugno
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Stando a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, alla Sampdoria serviranno 30 milioni per coprire le spese di normale amministrazione da qui fino alla fine del campionato. Una cifra importante a cui il club deve cercare di arrivare senza l’aiuto della proprietà che, come dimostrato nel mese di gennaio, non ha le disponibilità per sottoscrivere l’aumento di capitale necessario. La strada del bond convertibile è ancora in piedi, ma il Cda, intanto, lavora su strade alternative.
Si spera che le continue difficoltà di questa stagione, che si riflettono anche sul rendimento in campo, possano cessare l’anno prossimo con l’arrivo di un nuovo proprietario. La cessione è l’unica strada per garantire alla Sampdoria la continuità di cui ha bisogno.