Cessione Sampdoria, il Cda sta cercando di lavorare alla ristrutturazione del debito netto da 150 milioni: l’obiettivo è dimezzarlo
La retrocessione della Sampdoria è questione di tempo. Tempo che non è un alleato del Cda nell’ambito del salvataggio della società che, dopo 77 anni di storia, è a serio rischio fallimento. I tempi per trovare una soluzione per il futuro del club blucerchiato sono stretti. Due settimane, non di più secondo Tuttosport.
Stando al quotidiano torinese i tempi tecnici per evitare il fallimento sono questi. I soggetti interessati ci sono, ma, al momento, la priorità sarebbe la ristrutturazione del debito. Il Cda, guidato dal presidente Marco Lanna, sta lavorando proprio a questo. Da qui passa il futuro della Sampdoria e la possibilità di convincere chi vorrebbe investire nel club.
Cessione Sampdoria, si punta a ristrutturare il debito
Crisi Sampdoria, Tuttosport: il Cda vuole dimezzare il debito. La situazione
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L’obiettivo è di dimezzare un monte debitorio netto da circa 150 milioni. Serve una trattativa serrata con i creditori, tra cui ci sono le banche. Banca Sistema, che starebbe pensando anche di sottoscrivere il bond convertibile, e Macquarie. Questi avrebbero l’interesse a non veder fallita la Sampdoria e un accordo è possibile, ma non sono gli unici.
Il Cda continuerà a lavorare, sperando, poi, di trovare anche qualcuno disposto a salvare la Sampdoria e consentirle di iscriversi al prossimo campionato di Serie B. In prima fila c’è sempre Alessandro Barnaba, che opera per conto di Merlyn Advisors ed è sostenuto da Edoardo Garrone.