Decisone drastica quella di Alan Pardew, che si è dimesso dalla guida del Cska Sofia, dopo gli insulti razzisti dei tifosi. La ricostruzione
Una protesta contro i propri tifosi, un atto di forza per non restare indifferenti. È la storia di Alan Pardew, 60 anni, allenatore dal 1998, che si è dimesso e ha lasciato la guida del Cska Sofia. La stessa identica decisione l’ha presa Alex Dyer, il suo vice. Il primo tecnico di colore nella storia del club bulgaro e questa è una cosa da tenere bene a mente.
Tutto parte dallo scorso 19 maggio, quattro giorni dopo la sconfitta nella finale della Coppa di Bulgaria contro il Botev Plovdiv, altra squadra di Sofia. Insulti razzisti verso i calciatori di colore, ben quattro in rosa, e lancio di banane.
Le parole di Alan Pardew
Cska Sofia, tifosi razzisti e lancio di banane ai giocatori: Pardew si dimette
LEGGI ANCHE Calciomercato Sampdoria, Sottil vuole Saric: Faggiano non si arrende
LEGGI ANCHE Calciomercato Roma, vice Karsdorp cercasi: tutti i nomi sul taccuino di Pinto
I calciatori inizialmente si erano rifiutati di scendere in campo, ma alla fine sono stati convinti a giocare. Un episodio che comunque ha colpito lo staff tecnico.
Quello che è successo prima e dopo la partita col Botev Plovdiv è stato inaccettabile, non solo per me ma anche per il mio vice Alex Dyer e per i miei giocatori.
Questo piccolo gruppo organizzato di tifosi razzisti ha cercato di sabotare la partita e io non voglio allenare la squadra davanti a loro. Il Cska Sofia merita molto di più. È stato un onore e un privilegio servire questo grande club, ma sfortunatamente devo mettere fine alla mia permanenza qui.
Queste le parole del tecnico, con cui ha spiegato la sua scelta. Non si torna indietro, nessun ripensamento, non sarà più alla guida del Cska Sofia.