È scontro tra la Serie A e Sky e Dazn: le emittenti chiedono uno sconto sull’anno prossimo, la Lega minaccia azioni legali
La Lega Serie A ha deciso, all’unanimità, di tornare a giocare se il governo darà l’ok. Anche il fronte del no si è arreso e lo ha fatto, principalmente, per non dover rinunciare ai soldi dei diritti tv. Se, infatti, dovesse essere il governo a impedire la ripresa Sky e Dazn dovrebbero comunque saldare i 250 milioni delle tranche di maggio e luglio alla Serie A. Soldi che tutte le società hanno già iscritto a bilancio.
Sky, nel frattempo, ha inviato una lettera alla Lega quantificando i danni subiti per non aver trasmesso le partite e tentando di gettare le basi per una trattativa. Se le partite ricominciassero, l’emittente è disposta a saldare i 156 milioni che le mancano, ma chiede uno sconto di 140 milioni sui diritti del 2020/21.
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Se, invece, non iniziassero, i danni per Sky sarebbero tra i 250 e i 300 milioni. Pertanto l’emittente, così come Dazn, non riuscirebbe a saldare l’ultima tranche per un mancato versamento, totale, di 250 milioni.
La Serie A, però, non ci sente e ha votato “no” alle proposte di Sky. I club sono disposti ad andare allo scontro con l’emittente in caso di mancato pagamento. Linea dura anche con Dazn, che ha chiesto sconti, ma senza metterli per iscritto.
La Lega deve fare attenzione, però, perché nel 2021 scade il contratto con le tv e, al momento, non ci sono altri player a cui affidare la trasmissione delle partite.