La prossima assemblea della Lega di Serie A discuterà delle offerte giunte per i diritti tv: la cifra balla tra i 12 e i 15 miliardi di euro
Per tornare a competere e tornare a essere ‘il campionato più bello del mondo’, la Serie A riparte dai diritti tv. In questo senso la disponibilità economica dei private equity può essere determinante.
Sul tavolo della Lega sono arrivate tre offerte tra i 12 e i 15 miliardi di euro per rilevare una quota di minoranza – non più del 15% – della stessa. L’ingresso di uno di questi tre fondi, che sarebbero Cvc Capital Partners, Bain Capital o Advent International segnerebbe una svolta a livello di diritti tv e di distribuzione del prodotto. A queste offerte si aggiungono quelle per un finanziamento fatte da General Atlantic, TPG e Apollo.
I club, che si riuniranno a Milano giovedì 30 luglio, discuteranno sulle tre offerte pervenute e sceglieranno con chi avviare una partnership. Le precedenti assemblee si erano espresse a favore della costruzione di una media company e avevano dato l’ok a Dal Pino, presidente di Lega, per iniziare le trattative con i vari fondi.
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L’Ordine del giorno dell’assemblea prevede anche la fatturazione dei proventi della prossima stagione – con Sky che ha già saldato la prima rata – e l’elezione a integrazione di un nuovo consigliere di Lega. In lizza ci sono Maurizio Setti, presidente del Verona, e Joe Barone, braccio destro di Commisso.