Diritti Tv, Serie A: ricavi in calo, l’analisi di Marco Bellinazzo, giornalista del Sole24Ore esperto di economia sportiva. Un primo bilancio dopo l’assegnazione dei diritti per l’estero
L’asta per l’assegnazione dei diritti TV della Serie A, condotta in piena pandemia, ha avuto momenti di stallo paragonabili all’incagliamento della nave Ever Green nel canale di Suez. Un flusso di ricavi troppo basso avrebbe portato ad accrescere lo stato di crisi del sistema calcio in Italia.
Il pericolo è scampato, almeno secondo il primo bilancio che possiamo fare quando manca solo l’aggiudicazione di alcuni pacchetti di diritti per l’area Nordafricana e Mediorientale, oltre a 3 partite non in esclusiva per il mercato italiano.
Secondo l’interessante analisi di Marco Bellinazzo sul Sole24Ore la contrazione finale rispetto all’asta del triennio 2018-2021 si attesterebbe sul 10%.
LA SITUAZIONE PER I DIRITTI TV ESTERI: RICAVI GIU’ SECONDO BELLINAZZO
Il pacchetto “global” per i diritti esteri è stato assegnato a Infront per milioni 139 a stagione. Poi vanno aggiunti i 57 milioni annui dell’accordo valido per gli USA, stipulato con CBS. Dunque al momento la Serie A vale sul mercato estero una cifra di poco lontana dai200 milioni di euro.
Rispetto al passato, per l’area del Medio Oriente, si registra il ritiro di bEin Sport. La tv del Qatar nell’ultimo triennio ha versato di media 112 milioni all’anno. Adesso bisogna valutare l’offerta di una tv dell’Arabia Saudita di circa 40 milioni annui. Un importo decisamente al ribasso. IMG che detiene i diritti esteri in qualità di intermediario, ha contratti sottoscritti ad oggi per circa 340 milioni. Dunque, rispetto al bando precedente si profilano minori ricavi nel triennio per oltre 300 milioni.
Dove il valore diritti TV ha tenuto bene è sul territorio nazionale. Infatti agli 840 milioni garantiti da DAZN e Tim per i pacchetti principali, dovrebbero essere aggiunti i oltre 100 dai pacchetti ancora sul mercato. A quel punti si avvicinerebbe la quota di 970 milioni attuali, ma occorre tener conto che non sarà da versare la commissione da 55milioni per l’advisor Infront.
Per questo la perdita rispetto ai 1350 milioni di euro complessivi sarebbe “solo” del 10% sul totale.