Bilancio Sampdoria, Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi trovano un altro buco da 28 milioni
Una bomba vera e propria. Un buco da 28 milioni di euro esploso proprio quando Sport Spettacolo Holding smette di essere la controllante della Sampdoria a seguito dell’aumento di capitale sottoscritto da Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi.
Un aumento di capitale che fa finire in minoranza Massimo Ferrero e innesca il botto.
28 milioni di crediti che la Sampdoria vanta verso l’ex controllante Sport Spettacolo Holding. Che diventano (o rischiano di diventare) una perdita secca per il club blucerchiato.
Sta tutto scritto nel bilancio al 31.12.2022 che ClubDoria46 è in grado di mostrarvi in esclusiva visto che non è pubblicato sul sito della Sampdoria come sempre avvenuto invece negli anni passati.
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Dunque 28,2 milioni di Euro da esigere teoricamente entro il 31.12.2023 da verso la (ex) controllante Sport Spettacolo Holding.
Si tratta di crediti vantati per la tassazione di gruppo (il cosiddetto “consolidato fiscale”). In sostanza, come riportato nello stato patrimoniale e nel paragrafo “Crediti verso imprese controllanti”, dal 2015 in poi la perdita fiscale è stata appostata come credito verso SSH, nell’ambito della tassazione di gruppo. Dal 15 giugno 2023, con la sottoscrizione del prestito obbligazionario convertibile, Radrizzani e Manfredi hanno preso il controllo della Sampdoria. Sport Spettacolo Holding non è più la controllante e dunque non può più applicarsi il meccanismo del consolidato fiscale.
Ma è alquanto improbabile che questi 28 milioni tornino alla Sampdoria. La società avrebbe dovuto creare un fondo apposito per gestire questo rischio. Non solo: la svalutazione anche solo parziale di questo credito, avrebbe comportato una maggior perdita di esercizio, e il bilancio sarebbe stato chiuso ancora più in rosso. Compromettendo probabilmente anche la tenuta del piano presentato ai creditori e al Tribunale di Genova.
Secondo Affaritaliani sarebbero due gli scenari possibili. In prima battuta un intervento sanzionatorio della FIGC, per la non corretta gestione a bilancio di questi crediti. L’altro scenario, almeno in parte sovrapponibile, tiene in considerazione l’ipotesi che Manfredi e Radrizzani abbiano coperto con una garanzia specifica il mancato pagamento da parte di Sport Spettacolo Holding. Di ciò non c’è traccia nel bilancio.